Qualifiche, via libera del Coreper

L’intesa raggiunta con i rappresentanti permanenti sulla revisione apre la strada a una nuova direttiva Il Comitato dei Rappresentanti Permanenti degli Stati membri presso l’UE (COREPER) ha dato il via libera all’accordo raggiunto lo scorso 12 giugno tra la Presidenza Irlandese del Consiglio ed i rappresentanti del Parlamento europeo relativo alla revisione della normativa per
L’intesa raggiunta con i rappresentanti permanenti sulla revisione apre la strada a una nuova direttiva

Il Comitato dei Rappresentanti Permanenti degli Stati membri presso l’UE (COREPER) ha dato il via libera all’accordo raggiunto lo scorso 12 giugno tra la Presidenza Irlandese del Consiglio ed i rappresentanti del Parlamento europeo relativo alla revisione della normativa per il riconoscimento delle qualifiche professionali. L’accordo apre la strada all’adozione formale della nuova direttiva. Con la revisione della Direttiva 2005/36/CE, le istituzioni europee intendono rendere il sistema attuale di riconoscimento delle qualifiche più efficiente al fine di promuovere una maggiore mobilità dei “lavoratori qualificati”.

La proposta presentata nel dicembre del 2011 dalla Commissione europea è una delle dodici leve per il rilancio del mercato unico; ovvero rientra nel pacchetto di misure elaborato dall’esecutivo europeo per la crescita e la creazione di posti di lavoro.

Tra gli elementi principali della proposta vi sono la creazione di una tessera professionale europea, l’inserimento del principio dell’accesso parziale per certe professioni, l’ammodernamento di alcuni requisiti formativi e la previsione di un meccanismo di allerta.

Per quanto concerne la tessera professionale europea, questa consisterà in un certificato elettronico emesso dal Paese di origine del professionista ed avrà come principale scopo quello di rendere più semplice il riconoscimento automatico delle qualifiche. Tale tessera avrà natura volontaria e sarà sviluppata per quelle categorie di professionisti che, oltre ad esprimere un chiaro interesse verso la stessa, avranno delle potenzialità in termini di mobilità e che sono già regolate in un numero significativo di Stati membri.

Il testo della nuova Direttiva prevede anche un esercizio di valutazione reciproca sulla base dei principi di necessità, proporzionalità e non discriminazione e volto a raggiungere maggiore trasparenza per le professioni regolamentate. Attualmente sono circa 800 le categorie professionali esistenti nei 27 Stati membri. E’ intenzione delle istituzioni europee ridurre il numero delle professioni regolamentate ed allo stesso rimuovere le rimanenti barriere ingiustificate.

Particolare attenzione viene dedicata allo sviluppo professionale continuo dei professionisti che beneficiano del riconoscimento automatico delle qualifiche (dottori, dentisti, veterinari, infermiere, ostetriche, farmacisti e architetti). Gli Stati membri dovranno, infatti, incoraggiare e promuovere misure per la formazione continua.

Ha trovato larghi consensi l’introduzione dell’istituto dei principi comuni di formazione, con il quale si cercherà di rispondere meglio ai bisogni dei professionisti. Le qualifiche ottenute secondo i quadri comuni di formazione o accertate attraverso dei test comuni saranno automaticamente riconosciute dalle autorità nazionali degli Stati membri. Per l’elaborazione di tali concetti sarà chiesto l’intervento delle associazioni dei professionisti e delle organizzazioni rappresentative a livello nazionale ed europeo.

Anche le conoscenze linguistiche saranno soggette ad una valutazione, da condursi successivamente al controllo delle qualifiche, ma che sarà ugualmente importante per l’esercizio di alcune professioni, in primis per quelle che hanno delle implicazioni per la salute dei cittadini.

Tra le novità introdotte dalla proposta di modifica della Direttiva del 2005 vi sono l’esclusione dall’ambito di applicazione della normativa dei notai, in quanto soggetti a regimi specifici nei rispettivi Stati membri, ed il riconoscimento dei periodi di praticantato svolti in un altro Stato membro ai fini dell’accesso alla professione regolamentata.

La Presidenza irlandese ha espresso grande soddisfazione per il risultato raggiunto ed è certa che la revisione del sistema di riconoscimento determinerà un incremento delle mobilità dei professionisti.

L’adozione della nuova Direttiva dovrà avvenire nei prossimi mesi, sicuramente entro l’autunno.

 

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