Transizione digitale ed ecologica: per l’UE bisogna rafforzare il dialogo sociale

È vitale che gli Stati membri facciano investimenti che permettano l'adattamento delle competenze dei dipendenti per proteggere i posti di lavoro e rafforzare il dialogo sociale

Il giorno 15 febbraio, sotto la presidenza francese del Consiglio dell’Unione europea, Élisabeth Borne, ministro francese del lavoro, dell’occupazione e dell’inclusione economica, è stata raggiunta a Bordeaux dai ministri europei del lavoro e degli affari sociali e da Nicolas Schmit, commissario europeo per il lavoro e i diritti sociali, per una riunione informale del Consiglio Occupazione, politica sociale, salute e consumatori (EPSCO). La riunione è stata incentrata sull’impatto delle transizioni digitali ed ecologiche sul mercato del lavoro.

I partner hanno convenuto di rafforzare il dialogo sociale in Europa e in ogni Stato membro sulle questioni relative alle transizioni ecologiche e digitali. Hanno convenuto di avviare una discussione su come migliorare i partenariati sociali e incoraggiare il dialogo sociale a tutti i livelli (europeo, nazionale, locale e in settori specifici) in risposta ai cambiamenti in corso.

A livello europeo, il quadro politico del dialogo sociale è definito nel Pilastro europeo dei diritti sociali, che specifica che le parti sociali devono essere consultate sull’elaborazione delle politiche economiche e sociali, e incoraggiate a raggiungere accordi collettivi. Nell’ambito del piano di attuazione del Pilastro dei diritti sociali, la Commissione presenterà nella seconda metà del 2022 un’iniziativa volta a sostenere il dialogo sociale a livello europeo e nazionale, in particolare in relazione alle transizioni ecologiche e digitali.

Le sfide che dobbiamo affrontare sono enormi. Tuttavia, la ripresa ci offre l’opportunità di promuovere un mercato del lavoro più equo e inclusivo. Il diritto alla formazione e all’apprendimento permanente è a pieno titolo inseriti nei diritti sociali a livello comunitario.” afferma Nicolas Schmit, Commissario Europeo per il lavoro e i diritti sociali.

 

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