La Commissione ha finalmente presentato un nuovo pacchetto di proposte legislative in materia di antiriciclaggio per migliorare l’attuale quadro UE, consolidare le norme dell’UE in materia di AML/CFT e combattere la criminalità finanziaria.
Le proposte dovrebbero risolvere i problemi del sistema in vigore, ovvero la presenza di un approccio frammentato in tutta l’UE, la mancanza di convergenza e una cooperazione inefficiente tra le autorità di vigilanza nazionali e le Unità di informazione finanziaria (UIF). Alla base di questo pacchetto c’è il Piano d’azione per una politica organica dell’UE in materia di prevenzione del riciclaggio di denaro e di lotta al finanziamento del terrorismo, presentato il 7 maggio 2020, che ha richiesto un’azione legislativa per quanto riguarda i suoi pilastri 2, 3 e 4 riguardanti rispettivamente: codice unico dell’UE in materia di AML/CFT; vigilanza AML/CFT a livello di UE e meccanismo di sostegno e cooperazione per le UIF.
Le quattro proposte legislative sono le seguenti:
- un regolamento che istituisce una nuova autorità dell’UE in materia di antiriciclaggio e lotta al finanziamento del terrorismo (AMLA), che dovrebbe entrare in funzione nel 2024;
- un nuovo regolamento in materia di AML/CFT, contenente norme direttamente applicabili, anche in relazione all’adeguata verifica della clientela e alla titolarità effettiva;
- una sesta direttiva in materia di AML/CFT (AMLD6), che sostituirà l’attuale direttiva 2015/849/UE;
- una revisione del regolamento 2015/847/UE sui trasferimenti di fondi, ai fini del tracciamento dei trasferimenti di cripto-attività.
L’AMLA (Anti-Money Laundering Authority) sarà l’autorità centrale che coordinerà i controlli nazionali e rafforzerà la cooperazione tra le UIF. Inoltre, vigilerà direttamente i soggetti obbligati del settore finanziario attivi in una percentuale significativa di Stati membri e con il profilo di rischio più elevato nonché, indipendentemente dai criteri, i soggetti obbligati del settore finanziario che sistematicamente non rispettano i propri obblighi in materia di AML/CFT, laddove vi sia un rischio significativo di riciclaggio di denaro o di finanziamento del terrorismo.
Le norme dell’UE in materia di AML/CFT saranno applicate pienamente al settore delle criptovalute. Ad esempio, ci saranno una serie di aggiunte all’elenco dei soggetti obbligati, inclusi tutti i prestatori di servizi di criptovalute. Altre questioni affrontate dal pacchetto includono: l’identificazione digitale, i pagamenti in contanti (è stato proposto un massimale di 10.000 € per i pagamenti in contanti di importo elevato); la politica concernente i Paesi terzi e le minacce ML/TF dall’esterno dell’Unione (i Paesi terzi inseriti negli elenchi del GAFI – Gruppo di azione finanziaria internazionale – saranno inclusi anche in quelli dell’UE e ci saranno una “lista nera” e una “lista grigia”, che rifletteranno gli elenchi del GAFI).
La Commissione ritiene che le nuove proposte faciliteranno l’osservanza delle norme AML/CFT da parte delle imprese e che tutti i soggetti obbligati dovrebbero beneficiare di una migliore vigilanza e di un migliore feedback da parte delle FIU, che consentirà una segnalazione più mirata di operazioni e attività sospette. Il pacchetto legislativo sarà discusso con il PE e il Consiglio e la Commissione auspica un rapido processo legislativo.
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