Ue, verso un diritto europeo dei contratti

Allo studio della Commissione una strategia per consolidare il Mercato Unico Conclusa la consultazione sul diritto europeo dei contratti per i consumatori e per le imprese, la Commissione sta procedendo ad una rielaborazione dei contributi ricevuti. Allo stesso tempo il Parlamento europeo discute, in sede di commissione parlamentare sul mercato interno, sulle possibili opzioni legislative
Allo studio della Commissione una strategia per consolidare il Mercato Unico

Conclusa la consultazione sul diritto europeo dei contratti per i consumatori e per le imprese, la Commissione sta procedendo ad una rielaborazione dei contributi ricevuti. Allo stesso tempo il Parlamento europeo discute, in sede di commissione parlamentare sul mercato interno, sulle possibili opzioni legislative in merito. Dal 2001 la Commissione europea ha avviato il dibattito sui problemi derivanti dalla diversità dei diritti dei contratti degli Stati membri e sulle possibili azioni da intraprendere. L’obiettivo è quello di prospettare possibili strategie per consolidare il mercato interno, facendo progredire il settore del diritto europeo dei contratti e garantire agli europei il massimo beneficio dal mercato unico, rendendo più agevoli le transazioni transfrontaliere.

L’Unione europea si sta adoperando ad un rilancio del mercato unico anche per uscire dalla crisi; in un tale contesto, uno strumento di diritto europeo dei contratti potrebbe aiutare l’Ue a centrare i propri obiettivi economici. Per dare una risposta ai problemi di divergenza dei diritti nazionali, si è deciso, quindi, di migliorare la qualità e la coerenza del diritto europeo dei contratti, istituendo un quadro comune di riferimento contenente principi e terminologia comuni.

La Commissione ed il Parlamento stanno anche lavorando nella revisione dell’acquis comunitario (l’insieme dei diritti, degli obblighi, dei principi e dei valori che i Paesi membri della Ue hanno liberamente deciso di condividere) nel settore del diritto contrattuale dei consumatori per eliminare le incongruenze e colmare le lacune normative. Tuttavia, da più parti si teme che un tale strumento possa introdurre oneri aggiuntivi o nuove complicazioni per i consumatori e per le imprese; inoltre, non bisogna dimenticare che per un pieno funzionamento del mercato unico occorre anche risolvere il problema delle divergenze nei regimi fiscali europei.

Entro il 2012 la Commissione potrebbe avanzare proposte legislative per introdurre clausole contrattuali tipo a livello europeo e forse anche una legge europea facoltativa in materia di contratti. Prima di raggiungere questo obiettivo, però, le istituzioni europee sono chiamate a sciogliere alcuni nodi, tra i quali la natura giuridica dello strumento ed il suo ambito di applicazione.

 

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