5 dicembre, Giornata Mondiale del Suolo

Riportiamo la nota dell’Associazione AssoIngegneri sul dissesto idrogeologico Il 5 dicembre si è celebrata la Giornata Mondiale del Suolo. La data ricorda a noi tutti l’importanza del terreno nella vita quotidiana, sin dalla sua istituzione del 2014. Le attività dell’uomo soprattutto negli ultimi decenni hanno influito fortemente sull’uso del suolo, o meglio sul suo consumo;
Riportiamo la nota dell’Associazione AssoIngegneri sul dissesto idrogeologico

Il 5 dicembre si è celebrata la Giornata Mondiale del Suolo. La data ricorda a noi tutti l’importanza del terreno nella vita quotidiana, sin dalla sua istituzione del 2014.

Le attività dell’uomo soprattutto negli ultimi decenni hanno influito fortemente sull’uso del suolo, o meglio sul suo consumo; e tra le molteplici implicazioni del consumo del suolo non possiamo oggi non sottolineare il cambiamento climatico e come le nostre realtà ne subiscano gli effetti, sempre più spesso tragici. Le piogge di questi giorni sul territorio nazionale mettono in allarme la protezione civile e di conseguenza tutta la società.

Il nostro suolo non è più in grado di assorbire le precipitazioni nella corretta quantità, determinando incredibilmente criticità anche per l’agricoltura.

 

Antonella Stoppelli esperta di dissesto idrogeologico e membro del coordinamento nazionale di Asso – sindacato nazionale degli ingegneri e architetti – individua una possibile soluzione.

“Dobbiamo aumentare la nostra resilienza, vocabolo ormai talmente utilizzato da aver perduto il significato principe, affrontando con consapevolezza e professionalità tali problematiche al fine di individuarne le possibili azioni e soluzioni.

Dobbiamo essere pronti a cambiare l’approccio progettuale nella costruzione dei nostri paesaggi rurali ed anche urbani – rimarca la Stoppelli –  al fine di poter nuovamente vedere la pioggia come uno di quei fenomeni naturali che rende possibile la vita sulla terra”.

 

ASSO si impegnerà in tal senso e cercare di affiancare enti ed istituzioni ai fini della sensibilizzazione e divulgazione delle problematiche connesse all’uso del suolo ed ai cambiamenti climatici.

“Si inizierà a coinvolgere gli ordini e le strutture collaterali come il Censu e l’Inu, l’associazione nazionale dei comuni, le regioni.

Siamo consapevoli – chiude il presidente nazionale di Asso Maria Pungetti – che soltanto stando insieme si possono avere risultati. Se si continuerà a navigare da soli non si avranno certezze solide ma soltanto danni e vittime così come avvenuto in questi giorni.