Cadiprof, i risultati dell’indagine sul mal di testa

Dalla newsletter Welfare studi professionali Se ci si aspettavano indicazioni precise dal questionario inviato nelle scorse settimane, sicuramente sono arrivate: hanno risposto al questionario circa 19mila iscritti a Cadiprof con una percentuale di completamento del 95%. Un interessamento e un coinvolgimento davvero importante, che dimostra ancora una volta l’interazione tra gli iscritti e Cadiprof, sempre più sentita come
Dalla newsletter Welfare studi professionali

Se ci si aspettavano indicazioni precise dal questionario inviato nelle scorse settimane, sicuramente sono arrivate: hanno risposto al questionario circa 19mila iscritti a Cadiprof con una percentuale di completamento del 95%. Un interessamento e un coinvolgimento davvero importante, che dimostra ancora una volta l’interazione tra gli iscritti e Cadiprof, sempre più sentita come la “propria Cassa di assistenza”.

 

In tutte le fasce di età sia presente una elevata percentuale di persone che hanno manifestato negli ultimi 12 mesi attacchi di mal di testa. La percentuale è, per tutte le fasce considerate, più elevata per le lavoratrici: l’86,1% dichiara di aver sofferto di attacchi di mal di testa negli ultimi 12 mesi contro il 73,2% dei colleghi maschi.

 

Tra i rispondenti sono oltre 16mila coloro che dichiarano di soffrire di mal di testa. Per la metà di questi, tale problematica ha comportato un impedimento nello svolgimento delle attività lavorative. Tra coloro che dichiarano invece di aver consultato un medico (7.226), la diagnosi più frequente risulta “Emicrania” con il 42%, seguita da cefalea di tipo intensivo con il 17% (Figura 1).

Tra gli intervistati, più dell’80% dichiara di tenere sotto controllo gli attacchi di mal di testa tramite l’utilizzo dei soli farmaci. Dalle ulteriori indicazioni emerse, oltre all’ampia diffusione tra gli iscritti della problematica “mal di testa” nelle sue diverse varianti, risulta evidente la propensione a valutare terapie “risolutive” che possano migliorare lo stile di vita e l’attività lavorativa dei tanti che ne soffrono.

 

Proprio in tale direzione si sta orientando l’attività di Cadiprof, che introdurrà nel corso del 2021 una prestazione di rimborso (con caratteristiche che sono in corso di valutazione), delle spese sostenute dagli iscritti per l’accesso presso un circuito di strutture convenzionate ai nuovi trattamenti che, mediante l’utilizzo di innovativi anticorpi monoclonali, possono guarire la patologia in maniera definitiva.

L’introduzione della nuova prestazione sarà comunicata agli iscritti mediante i consueti canali di comunicazione (mail, newsletter), in primis tramite la pubblicazione sul sito www.cadiprof.it.

 

Scopri di più su: http://www.contrattostudiprofessionali.it/2020/12/26/al-lavoro-sulla-nuova-garanzia-trattamento-la-cura-del-mal-testa/