Ceplis: Le Libere Professioni insieme per la vaccinazione anti-Covid-19

Il Consiglio europeo delle libere professioni ha lanciato una campagna video per incoraggiare i cittadini europei a vaccinarsi contro il Covid-19

La vaccinazione in corso tra la popolazione europea, che aiuterà le nostre società a tornare alla vita normale dopo oltre un anno di pandemia, non ha toccato una parte dei nostri concittadini. Alcuni infatti sono ancora restii o addirittura timorosi verso il vaccino, a causa dell’eccessiva confusione mediatica in merito ai rarissimi effetti collaterali di alcuni vaccini, oppure a causa di teorie infondate e fake news. Ovviamente le domande e le preoccupazioni di questi cittadini sono legittime e comprensibili, ma è essenziale che la verità scientifica prevalga sulle voci e sulle informazioni scorrette, poiché è essenziale proteggere noi stessi e gli altri dalle conseguenze potenzialmente gravi del virus.

«Se raggiungeremo l’80% di copertura di tutta la popolazione sopra i 12 anni, otterremo il risultato di garantire il non-ricircolo del virus, quindi bloccheremo la diffusione dell’infezione. Questo lo otterremo se ognuno di noi si vaccina e propone la vaccinazione come gesto di civiltà e rispetto verso l’altro e verso le comunità», spiega Gaetano Stella, presidente del Ceplis e di Confprofessioni, nel video di lancio della campagna del Consiglio europeo delle libere professioni a favore della vaccinazione anti-Covid-19.

Riteniamo che i liberi professionisti, grazie al loro ruolo di intermediari tra cittadini e autorità, possano contribuire attivamente al rilancio dell’attuale campagna di vaccinazione anti Covid-19 sia a livello nazionale che europeo. «Sottoporsi alla vaccinazione e proporla ai collaboratori diventa un imperativo fondamentale per la riuscita della più grande azione d sanità pubblica che la storia abbia mai visto», prosegue Stella. «I professionisti devono dare dimostrazione della loro importanza diventando parte attiva e di supporto in questo impegno che permetterà di raggiungere il doppio risultato, da un lato, garantire la salute delle nostre popolazioni, dall’altro, della nostra economia».

 

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