CESE: Un ruolo più attivo per la società civile

Per difendere i valori europei si richiede una partecipazione più attiva dei cittadini

Durante la plenaria del Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE) avvenuta lo scorso 10 giugno, il Commissario per la giustizia Reynders ha chiesto che vi sia un maggior coinvolgimento dei cittadini e delle organizzazioni della società civile nella difesa della democrazia e dello stato di diritto in UE.

L’obiettivo è quello di ampliare la partecipazione della società civile durante le elezioni in modo da permettere un dialogo che abbia un significato concreto e che si riveli come la chiave di successo per un processo decisionale ed una partecipazione di qualità in ogni democrazia.

Tutto ciò si inserisce nell’EDAP, il piano d’azione per la democrazia in Europa e nella nuova strategia di implementazione della Carta dei diritti fondamentali dell’UE, COM(2020) 711 final.

Questi temi che sono stati più volte ripresi durante la plenaria anche dal Commissario Reynders: “Molti problemi necessiteranno di un approccio con l’intera società e la cooperazione. Un approccio coordinato con governi, società civile, ricercatori, settore privato, media e cittadini. A tal proposito, accolgo la fruttuosa cooperazione con il CESE”.

L’EDAP, presentato dalla Commissione lo scorso dicembre, presenta infatti 3 pilastri:

  • Elezioni libere e leali
  • Libertà dei media
  • Lotta alla disinformazione

Esso contiene una serie di misure che mirano a rafforzare la democrazia, lo stato di diritto, la sicurezza dei giornalisti e la lotta contro qualsiasi forma di disinformazione, cosa che sembra essere prosperata durante la pandemia da COVID.

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