Con il Fis più spazio alle politiche attive

Il Fondo di integrazione salariale delle attività professionali apre una nuova stagione per il sostegno al reddito nei casi di riduzione o sospensione dall’attività lavorativa. Dalla newsletter Fondoprofessioni di giugno

Con la pubblicazione della Circolare Inps 77/2021, che fornisce le indicazioni operative del Fondo di integrazione salariale delle attività professionali, si apre una nuova stagione per il sostegno al reddito nei casi di riduzione o sospensione dall’attività lavorativa. Nato da un accordo tra Confprofessioni, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, il nuovo Fondo è ora operativo.

Nello specifico, il Fondo sostituisce il FIS Inps per le attività con oltre cinque dipendenti, assicurando la copertura anche nel caso in cui vi siano più di tre dipendenti in organico. Sono tenuti pertanto all’adesione tutti i datori di lavoro del settore che hanno in media più di tre dipendenti, rientranti nei codici ateco allegati alla citata Circolare Inps.

Si estendono, dunque, le misure di integrazione salariale nelle attività professionali, ma anche le opportunità di accesso alla formazione finanziata: «L’accordo tra le Parti sociali prevede un ruolo centrale per la bilateralità di settore nella promozione di politiche attive destinate ai lavoratori coperti dal sostegno al reddito – ha dichiarato Marco Natali, presidente di Fondoprofessioni – Siamo pronti a fare la nostra parte, finanziando, tramite un Avviso dedicato, corsi destinati ai dipendenti degli Studi aderenti a Fondoprofessioni che accedono alle misure del Fondo di integrazione salariale».

Sono già allo studio, dunque, le modalità di interazione tra il Fondo di integrazione salariale e Fondoprofessioni, per rendere efficaci gli interventi di politica attiva. «Abbiamo davanti una importante occasione per realizzare incisivi interventi di politica passiva e attiva coordinati – ha dichiarato Paolo Andreani, vicepresidente di Fondoprofessioni – L’iscrizione al nostro Fondo interprofessionale assume, così, un ulteriore valore per le attività professionali del comparto, che si aggiunge alle opportunità di accesso alla formazione finanziata già previste».