Il Futuro della Politica di Coesione Europea Oltre il 2027: Prospettive e Priorità

Una Visione Integrale e Sostenibile per un'Europa più vicina ai cittadini

Nel contesto della 21ª Settimana Europea delle Regioni e delle Città, è emerso un dibattito cruciale sul futuro della politica di coesione europea, concentrandosi sulla sua evoluzione oltre il 2027. L’incontro congiunto annuale del Comitato per lo Sviluppo Regionale (REGI) del Parlamento Europeo e della Commissione per la Politica di Coesione Territoriale e il Bilancio dell’UE (COTER) del Comitato delle Regioni ha offerto uno spazio di discussione per i membri del Parlamento e i leader locali riguardo ai parametri della nuova Politica di Coesione dell’UE.

I partecipanti hanno concordato che la priorità principale sarà assicurare che la politica continui a perseguire il suo obiettivo principale di sviluppo sociale, economico e territoriale nell’UE, contribuendo contemporaneamente a una transizione digitale e verde equa e inclusiva. Nonostante la prosperità a lungo termine delle regioni dell’UE rimanga al centro dell’attenzione, la politica di coesione deve anche essere in grado di reagire con flessibilità alle sfide emergenti e alle crisi in corso, date le loro ripercussioni sullo sviluppo delle regioni dell’UE.

Gli investimenti nell’innovazione e nella digitalizzazione potrebbero contribuire a colmare le attuali disparità regionali ed eliminare tali divari, sostenendo una crescita sostenibile complessiva. Allo stesso tempo, le regioni dell’UE dovranno prepararsi per sfide future come l’impatto dei cambiamenti demografici e climatici, specialmente nelle regioni meno sviluppate. La politica di coesione dovrà reagire con flessibilità agli sviluppi disomogenei e adattarsi alle esigenze individuali delle regioni dell’UE. Coinvolgere le autorità regionali e una governance multinivello sarà fondamentale per la nuova politica di coesione e svolgerà un ruolo centrale nel coinvolgere altre parti interessate locali e regionali, aumentando così il loro coinvolgimento nelle politiche dell’UE e contribuendo a contrastare le tendenze estremiste.

Strategie di sviluppo basate sul luogo e il supporto alla cooperazione transfrontaliera rappresentano strumenti importanti da potenziare nella nuova politica di coesione. I partecipanti ritengono anche che sarà importante creare sinergie, semplificare il quadro normativo e ridurre l’onere amministrativo in modo che la politica di coesione possa aiutare le regioni dell’UE ad assorbire più risorse finanziarie in modo più efficace.

Il Comitato delle Regioni presenterà le sue richieste chiave nel parere sulla futura Politica di Coesione redatto dal Presidente Vasco Alves Cordeiro e dal Presidente della Commissione COTER Emil Boc. Il parere provvisorio è programmato per essere votato nella sessione plenaria del CdR il 29-30 novembre.

Inoltre, durante un evento promosso dalla #CohesionAlliance, una coalizione europea di coloro che credono che la Politica di Coesione dell’UE debba continuare a essere un pilastro del futuro dell’UE, i membri del CdR e del Parlamento Europeo hanno discusso su come migliorare la politica di coesione, anche prendendo spunto dall’esperienza del Fondo per la Ripresa e la Resilienza (RRF). Il forte legame tra gli investimenti e le riforme, così come il modello di consegna basato sulle prestazioni, rappresentano le caratteristiche chiave del RRF da valutare per progettare la futura Politica di Coesione.

Vasco Alves Cordeiro, Presidente del CdR, ha affermato: “Il dibattito sulla Politica di Coesione e sul suo futuro sta assumendo una nuova dimensione. La Politica di Coesione non può sopravvivere nella sua forma attuale se rimaniamo puramente difensivi. Per questo motivo, il Comitato delle Regioni si è assunto l’impegno di tracciare una chiara via da seguire per rinnovare la politica in modo che emerga più forte e meglio attrezzata per affrontare disparità sempre più complesse. È necessaria una riforma audace per assicurarne il ruolo di politica a lungo termine, trasformativa e strutturale. Rendiamo la politica di coesione più agile e pronta a affrontare le emergenti esigenze legate alla ‘coesione’. Come leader regionali e locali, nonché membri del Parlamento Europeo, dobbiamo convincere coloro che sono scettici nei confronti della politica di coesione. Nei prossimi mesi sarà cruciale ottenere il sostegno dei governi nazionali per una riforma della politica di coesione.”

“Sin dalla sua creazione, la Politica di Coesione ha avuto un impatto chiave nel ridurre le disparità regionali e accelerare la convergenza in Europa. Ha anche svolto un ruolo centrale nel mitigare l’impatto negativo delle varie crisi degli ultimi anni e ora sta aiutando ogni regione europea a prepararsi per l’economia del futuro. Guardando avanti, è cruciale che la Politica di Coesione mantenga il suo approccio basato sul luogo e sia integrata da tutte le altre politiche a tutti i livelli sotto il principio di ‘non nuocere alla coesione'”, ha dichiarato Elisa Ferreira, Commissaria per la Coesione e le Riforme.

Il Presidente della Commissione COTER e Sindaco di Cluj-Napoca, Emil Boc, ha affermato: “Il parere del CdR, che verrà adottato nel novembre 2023, sottolinea l’importanza della cooperazione territoriale e della trasformazione territoriale guidata dall’innovazione. Inoltre, include un forte appello a rafforzare la Cooperazione Territoriale Europea come ‘l’essenza del valore aggiunto europeo’. Il Comitato sarà una delle prime istituzioni dell’UE a presentare una posizione complessiva e completa sulla futura Politica di Coesione post 2027.