Lombardia, Fontana: «Libere professioni da valorizzare»

Vannicola (Confprofessioni Lombardia): Chiediamo alla Regione una semplificazione delle procedure per l’accesso al credito e maggiore supporto alle aggregazioni professionali

RAPPORTO SULLE LIBERE PROFESSIONI IN LOMBARDIA,

IL PRESIDENTE FONTANA: «LIBERE PROFESSIONI DA VALORIZZARE E SOSTENERE. REGIONE LOMBARDIA NON FARÀ MANCARE IL SUO SOSTEGNO»

Enrico Vannicola (Confprofessioni Lombardia): Chiediamo alla Regione una semplificazione delle procedure per l’accesso al credito e maggiore supporto alle aggregazioni professionali. Fondamentale l’attivazione degli Sportelli del lavoro autonomo per garantire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro

«Il settore delle libere professioni rappresenta una risorsa preziosa per il territorio regionale, da valorizzare e sostenere, come emerge dal Rapporto Confprofessioni. Oggi, con la crisi pandemica, i liberi professionisti necessitano di un’attenzione maggiore, che, come Regione Lombardia, faremo in modo di non far mancare». Con queste parole Attilio Fontana, presidente di Regione Lombardia, ha introdotto con un videomessaggio il webinar sul II Rapporto Confprofessioni sulle libere professioni in Lombardia. L’evento, moderato da Isidoro Trovato, giornalista del Corriere della Sera, ha visto la partecipazione di Gaetano Stella, presidente di Confprofessioni, di Enrico Vannicola, presidente di Confprofessioni Lombardia, del professor Paolo Feltrin, Coordinatore dell’Osservatorio delle libere professioni di Confprofessioni, di Guido Guidesi, assessore regionale allo Sviluppo economico di Regione Lombardia e di Paolo Mora, direttore generale Formazione e Lavoro di Regione Lombardia.

«Nel nostro ruolo di mediatori tra Istituzioni e cittadini noi professionisti siamo a disposizione della politica per segnalare i punti di rallentamento nella struttura e trovare soluzioni. D’altra parte ci aspettiamo dallo Stato misure efficaci, che rispondano davvero alle nostre esigenze e valorizzino il patrimonio di competenze del comparto, in particolare con un supporto alle aggregazioni tra professionisti» ha commentato Enrico Vannicola, presidente di Confprofessioni Lombardia, primo a prendere la parola.  E sull’importanza del comparto libero professionale concorda Guido Guidesi, assessore regionale allo Sviluppo economico di Regione Lombardia: «Gli studi professionali lombardi fanno da modello per tutti gli attori del sistema produttivo regionale, perché è proprio negli studi che tutte le competenze e il know how delle forze lavoro lombarde si uniscono e si incontrano. Siamo sicuri che il rilancio più veloce ed efficace possibile dell’intera regione possa avvenire solo con la valorizzazione degli studi professionali, ed è evidente che solo lavorando insieme potremo fare la differenza come motore economico del Paese e del Continente».

Sul fronte lavoro e formazione è intervenuto poi Paolo Mora, direttore generale Formazione e Lavoro di Regione Lombardia. «Stiamo attuando un ripensamento profondo delle politiche attive del lavoro, per le quali servono strumenti più integrati, con un ripensamento delle reti dei servizi per l’impiego secondo i modelli di collaborazione pubblico-privato che Regione Lombardia ha sviluppato. Per incentivare l’ingresso nel mondo del lavoro delle giovani generazioni è invece necessario un intervento sulla formazione: per questo stiamo ragioniamo attentamente sul supporto all’istruzione tecnica e in generale sull’orientamento alla scuola e al lavoro, tema in cui anche il mondo delle professioni deve avere un ruolo centrale». La questione dell’incontro tra domanda e offerta nel mondo del lavoro è fondamentale anche per il presidente Vannicola: «Crediamo che con l’attivazione degli Sportelli Del Lavoro Autonomo previsti dalla Legge 81 si possano creare dei luoghi di incontro davvero efficaci tra domanda e offerta, per rendere i professionisti più forti dal punto di vista economico e non lasciare indietro nessuno».

Parole confortanti per la ripresa delle attività professionali vengono anche dall’assessore Guidesi, che si sofferma sul tema dell’accesso al credito: «Poche settimane fa abbiamo sancito una delibera, Credit Scoring, che garantisce un unico algoritmo di valutazione omologato a quello del Fondo Centrale di Garanzia e permette che chiunque sia in difficoltà acceda agli strumenti. Ora, con il rispetto della delibera da parte di tutti gli enti regionali, ci aspettiamo che il passo normativo si tramuti in fatti, perché la liquidità è a disposizione e ci aspettiamo l’eliminazione di lungaggini istruttorie o burocratiche». «Dobbiamo lavorare sulla semplificazione e sulla interoperabilità tra sistemi informatici, per velocizzare i tempi e rendere tutto il tessuto economico di Regione Lombardia più efficiente e competitivo» – ha aggiunto il presidente Vannicola. «Anche per l’accesso al credito, spesso difficile in particolare per i liberi professionisti, chiediamo strumenti più flessibili, accessibili e smart».

«Restare uniti e presentare proposte coerenti è l’unico modo efficace per portare alle Istituzioni le istanze di tutti i liberi professionisti» – ha concluso il presidente di Confprofessioni Lombardia. «Nella consapevolezza delle nostre differenze, le porte della Confederazione dei liberi professionisti sono aperte a tutti, per affrontare insieme il nostro percorso e raggiungere i nostri comuni obiettivi».