Regioni, no alla lotteria della Cassa in deroga

La Conferenza delle Regioni boccia il decreto sui nuovi criteri per gli ammortizzatori sociali. Colpiti gli studi professionali e i soggetti piu’ deboli del mercato del lavoro Secco no delle Regioni al decreto che fissa nuovi criteri per gli ammortizzatori sociali in deroga per il 2014. Il parere delle Regioni è stato approvato il 19
La Conferenza delle Regioni boccia il decreto sui nuovi criteri per gli ammortizzatori sociali. Colpiti gli studi professionali e i soggetti piu’ deboli del mercato del lavoro

Secco no delle Regioni al decreto che fissa nuovi criteri per gli ammortizzatori sociali in deroga per il 2014. Il parere delle Regioni è stato approvato il 19 dicembre nella riunione della Conferenza delle Regioni e consegnato al governo nel corso della seduta della Conferenza Stato-Regioni. Secondo l’assessore toscano al lavoro Gianfranco Simoncini, coordinatore per il settore, “è incomprensibile il fatto che, mentre da un lato si discute di garanzia Giovani, dall’altro, con l’esclusione dai benefici della deroga degli apprendisti, dei lavoratori in somministrazione e, fra gli altri, anche degli studi professionali, si vadano a colpire proprio i giovani spingendo le imprese in difficoltà a licenziare, appunto, i lavoratori più giovani che sono poi quelli che rientrano fra le figure escluse”.
Secondo le Regioni, ”Migliaia di lavoratori non riceveranno le indennità loro dovute, perché gli stanziamenti messi a disposizione dal governo per il 2013 non sono sufficienti a soddisfare le richieste pervenute. Ma la prospettiva e’ ancora peggiore per il futuro. Di fatto si ridurranno le tutele, colpendo i soggetti più deboli del mercato del lavoro. Il nuovo decreto” sottolinea l’assessore Simoncini “acuisce le differenze fra le tutele verso i lavoratori delle aziende medio grandi e di quelli delle piccole. Vi e’ poi un appesantimento burocratico che rischia di ridurre le Regioni ad un ruolo subordinato rispetto all’Inps”.
“Una volta approvati i nuovi criteri, che varranno per tutto il territorio nazionale” sostiene Simoncini “deve essere garantita l’integrale copertura del fabbisogno, evitando la lotteria degli ammortizzatori e la ricorsa alle richieste nei primi mesi dell’anno che l’incertezza sulle risorse determinerebbe”.
 

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