Uso in deroga e costo delle cure: approvato emendamento

Dal sito ANMVI Durante l’esame della manovra finanziaria, la V Commissione Bilancio ha approvato l’inserimento di un articolo aggiuntivo nel D.lvo 193/2006 che riguarda l’uso in deroga dei medicinali negli animali non destinati alla produzione di alimenti: il Ministero della Salute stabilirà, con proprio decreto, i casi in cui il Medico Veterinario può prescrivere un
Dal sito ANMVI

Durante l’esame della manovra finanziaria, la V Commissione Bilancio ha approvato l’inserimento di un articolo aggiuntivo nel D.lvo 193/2006 che riguarda l’uso in deroga dei medicinali negli animali non destinati alla produzione di alimenti: il Ministero della Salute stabilirà, con proprio decreto, i casi in cui il Medico Veterinario può prescrivere un medicinale per uso umano anche tenendo conto del costo delle cure e nel rispetto dell’ordinamento dell’Unione Europea.

 

Sabato 19 dicembre, la V Commissione Bilancio della Camera ha approvato– in sede referente- un emendamento alla manovra finanziaria che introduce un articolo aggiuntivo (articolo 10-bis) al Decreto legislativo 6 aprile 2006, n. 193 (Codice comunitario del Farmaco Veterinario). L’emendamento- prima firmataria l’On Patrizia Prestipino (PD)-  integra la vigente norma sull’uso in deroga per animali non destinati alla produzione di alimenti, prevedendo che il Ministero della Salute definisca “i casi in cui il veterinario può prescrivere per la cura dell’animale, non destinato alla produzione di alimenti, un medicinale per uso umano, a condizione che lo stesso abbia il medesimo principio attivo rispetto al medicinale veterinario previsto per il trattamento dell’affezione”.

 

Il suddetto decreto dovrà:

  • mantenere fermo l’uso prioritario dei medicinali veterinari per il trattamento delle affezioni delle specie animali
  • rispettare le disposizioni dell’ordinamento dell’Unione europea in materia di medicinali veterinari
  • tenere conto della natura delle affezioni e del costo delle relative cure.

Per l’emanazione del decreto in questione, il Ministero della Salute ha 90 giorni di tempo dall’entrata in vigore della manovra finanziaria.

 

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