CONFPROFESSIONI AL TAVOLO DEL WELFARE

Partecipazione utili: Sacconi, tiriamo le somme in due mesi ‘Due mesi circa per tirare le somme’, sono quelli che servono per capire quanto sia fattibile sulle modalita’ di regolazione delle forme partecipative dei lavoratori. "Se dovesse malauguratamente registrarsi incomunicabilita’ ne prenderemo amaramente atto, ma non credo che sara’ cosi’. Cosi’, il titolare del Welfare, Maurizio
Partecipazione utili: Sacconi, tiriamo le somme in due mesi

‘Due mesi circa per tirare le somme’, sono quelli che servono per capire quanto sia fattibile sulle modalita’ di regolazione delle forme partecipative dei lavoratori. "Se dovesse malauguratamente registrarsi incomunicabilita’ ne prenderemo amaramente atto, ma non credo che sara’ cosi’.

Cosi’, il titolare del Welfare, Maurizio Sacconi, ha aperto l’incontro con le parti sociali sulla partecipazione agli utili delle imprese da parte dei lavoratori. Un tema oggetto di un tavolo ad hoc che si prefigge di approdare ad un avviso comune. Tavolo riunito il 10 settembre al ministero del Lavoro cui ha preso parte Confprofessioni insieme alle altre parti sociali (Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Confindustria, Confsal, Cia, Confapi, Ania, Lega cooperative, Confcooperative, Cida, Unci, Agci, Confedir, Confedertecnica, Ciu Unionquadri, Confail, Confilp, Confprofessioni e Cuq) e che getta le basi di un confronto che proseguira’ solo tra le parti sociali perche’ – come ha spiegato Sacconi al termine della riunione – ”il ministero partecipera’ con la segreteria tecnica che mettera’ a disposizione gli strumenti normativi che ci sono in materia”. Sessanta giorni, quindi, al termine dei quali aziende e sindacati dovranno trovare un’intesa o – come ha detto Sacconi – ”dovranno avere almeno un avviso comune, perche’ se servira’ altro tempo, certamente non potremo non riconoscerlo”.

Il commento del Presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, è che “in questo particolare momento, per uscire prima dalla crisi è necessario più coraggio sia dai rappresentanti dei datori di lavoro, dai sindacati nonché dalle istituzioni. Uno slogan può essere privilegiare la qualità del lavoro per migliorare la produttività e quindi la competitività”. A questo proposito il Presidente Stella ha aggiunto: “ siamo favorevoli ad una retribuzione che tenga conto in parte (in quella variabile) di una partecipazione agli utili ovviamente accompagnata da detassazione e decontribuzione”.

Confprofessioni ha già aderito a questo indirizzo con la sottoscrizione del protocollo sulla riforma del modello contrattuale dello scorso 22 gennaio 2009 che prevede forme di incentivazione a partire dal 2° livello.
 

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