Confprofessioni, Union Profesiónal e Ceplis a Conte: “Politiche coordinate a sostegno dei liberi professionisti”

Nella nota congiunta inviata al Governo, i presidenti Stella e Ortega auspicano la cooperazione di Italia, Spagna e Ue in favore del settore libero professionale “dato il suo ruolo cruciale nella gestione della crisi causata dalla pandemia da Covid-19″ Lo scorso 10 aprile, Gaetano Stella e Victoria Ortega, in qualità di presidenti delle organizzazioni interprofessionali
Nella nota congiunta inviata al Governo, i presidenti Stella e Ortega auspicano la cooperazione di Italia, Spagna e Ue in favore del settore libero professionale “dato il suo ruolo cruciale nella gestione della crisi causata dalla pandemia da Covid-19″

Lo scorso 10 aprile, Gaetano Stella e Victoria Ortega, in qualità di presidenti delle organizzazioni interprofessionali italiana e spagnola, Confprofessioni e Union Profesiónal, nonché quali, rispettivamente, presidente e primo vicepresidente del Ceplis (Consiglio Europeo delle Libere Professioni), hanno inviato una nota congiunta al presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte

 

Nella lettera, anticipata alla presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, Stella e Ortega richiamano l’attenzione del presidente Conte sui gravi problemi che la pandemia di Covid-19 sta sollevando per le categorie professionali, in particolare a causa delle pesanti ripercussioni sociali ed economiche che accomunano l’Italia e la Spagna quali paesi europei maggiormente colpiti dalla diffusione del virus.

I due presidenti sottolineano la necessità di politiche coordinate per il sostegno, il recupero e la crescita del settore libero professionale nel lungo periodo. “Lo sviluppo positivo di questa crisi dipende dal comportamento dei professionisti – si legge nella nota. È di cruciale importanza contare su di loro al fine di ridurre l’impatto sociale ed economico del Covid-19, così come per stimolare una veloce ripresa economica, entrambi aspetti strategici secondo le parole delle Nazioni Unite”.

 

A questo scopo, l’Italia e la Spagna invitano i rispettivi Governi a mettere in atto misure economiche “reali, concrete e proporzionate”, finanziamenti pubblici e privati e fondi ad hoc, promuovere il dialogo con i rappresentanti dei professionisti e intraprendere campagne di sensibilizzazione per il riconoscimento del ruolo dei professionisti da parte dei cittadini, in ragione del loro essenziale ruolo nella gestione di questa crisi e della loro importanza nella gestione della ripresa economica.

 

Tuttavia i Governi nazionali “non possono raggiungere questi obiettivi senza una coordinata responsabilità politica dell’Ue”, che “deve riformulare la propria agenda in modo coerente con l’emergenza”. Pertanto, Confprofessioni, Union Profesiónal e Ceplis, invitando gli Stati membri e l’Unione europea alla cooperazione, indicano un primo elenco di azioni da intraprendere: supportare finanziariamente la ricostruzione delle economie dei singoli Stati attraverso un intervento europeo nel trattamento dei debiti pubblici sovrani; destinare i Fondi strutturali e di investimento europei e il Fondo europeo di sviluppo regionale (2014-2020) anche ai liberi professionisti, al fine di soddisfarne le nuove esigenze derivanti dalla crisi; riservare, infine, al settore libero professionale un accesso al credito semplificato e non oneroso attraverso le risorse mobilitate dalla Banca europea per gli investimenti, come già previsto per le piccole e medie imprese.

 

La lettera è disponibile negli allegati.