LO STUDIO IN CASA EVITA L’IRAP

Pronuncia in controtendenza della Cassazione Non paga l’Irap l’avvocato o il professionista che lavora da casa: una stanza dell’abitazione, un fax, una libreria e un pc non rendono il piccolo professionista soggetto al prelievo. La sezione tributaria della Corte di cassazione ha sdoganato i piccoli studi in casa rendendo una decisione pro contribuente che, di
Pronuncia in controtendenza della Cassazione

Non paga l’Irap l’avvocato o il professionista che lavora da casa: una stanza dell’abitazione, un fax, una libreria e un pc non rendono il piccolo professionista soggetto al prelievo. La sezione tributaria della Corte di cassazione ha sdoganato i piccoli studi in casa rendendo una decisione pro contribuente che, di questi tempi, suona come una voce fuori dal coro.

Verrà quindi rimborsato un avvocato romano che aveva organizzato, da solo, un piccolo studiolo in casa. Una libreria, il computer e il telefono erano i suoi strumenti di lavoro. Ma l’amministrazione finanziaria gli aveva rifiutato il rimborso. Per la Suprema Corte vale il combinato disposto degli articoli 2 e 3 del dlgs 446 del 1997: l’esercizio delle attività di lavoro autonomo è escluso dall’applicazione dell’Irap solo qualora si tratti di attività non autonomamente organizzata..

Ora l’avvocato verrà rimborsato.

 

 

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