Occupazione, avanti gli over 50

L’Istat ha diffuso i dati di dicembre, sottolineando il balzo dei lavoratori ultracinquantenni. La spinta del contratto di reimpiego prevista dal ccnl studi professionali Sono gli over 50 a trainare l’occupazione. Secondo gli ultimi dati istat, riferiti al dicembre scorso su base annua,  si conferma la tendenza all’aumento del numero di occupati (+1,1% su dicembre
L’Istat ha diffuso i dati di dicembre, sottolineando il balzo dei lavoratori ultracinquantenni. La spinta del contratto di reimpiego prevista dal ccnl studi professionali

Sono gli over 50 a trainare l’occupazione. Secondo gli ultimi dati istat, riferiti al dicembre scorso su base annua,  si conferma la tendenza all’aumento del numero di occupati (+1,1% su dicembre 2015, pari a +242 mila). La crescita tendenziale è attribuibile ai lavoratori dipendenti (+266 mila, di cui +111 mila i permanenti, +155 mila quelli a termine) e coinvolge sia le donne sia gli uomini, concentrandosi tra gli ultracinquantenni (+410 mila). Nello stesso periodo aumentano i disoccupati (+4,9%, pari a +144 mila) e calano gli inattivi (-3,4%, pari a -478 mila).

 

La nota Istat sottolinea che «sul calo degli occupati di 15-49 anni (-168 mila unità) influisce in modo decisivo la diminuzione della popolazione in questa classe di età, mentre al netto della dinamica demografica la performance occupazionale risulta positiva (+76 mila unità), con un aumento del tasso di occupazione. Tra i 50-64enni, al contrario, la crescita demografica contribuisce ad accentuare la crescita dell’occupazione determinata dalla sempre più ampia partecipazione al lavoro».

 

La tendenza demografica registata dall’Istat è stata anticipata dal Ccnl degli studi professionali, che ha introdotto nuovi incentivi per le assunzioni dei lavoratori più svantaggiati nel settore degli studi professionali. Dopo l’entrata in vigore della legge di stabilità 2016, infatti, i professionisti datori di lavoro che applicano il Ccnl studi possono ricorrere ad un regime speciale di assunzione a tempo indeterminato, il cosiddetto contratto di reimpiego, cumulando agevolazioni di tipo retributivo e contributivo.  I nuovi benefici sono indirizzati ai lavoratori over 50 e agli inoccupati o disoccupati di lunga durata, gli stessi che oggi spingono avanti l’occupazione.

 

«Il Contratto collettivo studi professionali ha previsto modalità particolari per l’inserimento o il reinserimento nel mercato del lavoro degli ultracinquantenni» sottolinea il presidente di Confprofessioni, gaetano Stella, «assicurando le garanzie assistenziali che rappresentano un’ulteriore forma di sostegno al reddito, e prevedendo inoltre condizioni vantaggiose anche per il datore di lavoro che favorisca l’occupazione  di tali soggetti».

 

Nello specifico, il contratto di reimpiego consente di accedere allo sgravio biennale del 40% dei contributi a carico del datore di lavoro, come disposto dalla l. n. 208/2015, in via sperimentale e nei limiti di 3.250 euro annui, per le assunzioni stabili effettuate nel 2016. Il datore di lavoro ha inoltre la possibilità di corrispondere alle suddette categorie di lavoratori una retribuzione inferiore di due livelli, rispetto a quello di inquadramento, per i primi 18 mesi dalla data di assunzione e inferiore di un livello per i successivi 12 mesi. Per i neoassunti con contratto di reimpiego, infine, è previsto un regime di maturazione graduale dei permessi orari retribuiti. In particolare, i permessi ROL (riduzione orario di lavoro) spettano nella misura del 50% a partire dal sesto mese successivo all’assunzione e nella misura del 75% a partire dal dodicesimo mese dalla data di assunzione fino al diciottesimo mese; nella misura del 100% per i mesi successivi.