Ddl autonomi, giusto equilibrio tra tutele e sviluppo

Positivo il commento di Gaetano Stella al via libera dell’Aula di Montecitorio al provvedimento. Riconosciuta la valenza sociale ed economica dei professionisti. Accolte le istanze della Confederazione «Dopo tante battaglie, il vento sta cambiando. Il disegno di legge sul lavoro autonomo, approvato oggi dall’Aula di Montecitorio, riconosce finalmente la valenza sociale ed economica dei liberi
Positivo il commento di Gaetano Stella al via libera dell’Aula di Montecitorio al provvedimento. Riconosciuta la valenza sociale ed economica dei professionisti. Accolte le istanze della Confederazione

«Dopo tante battaglie, il vento sta cambiando. Il disegno di legge sul lavoro autonomo, approvato oggi dall’Aula di Montecitorio, riconosce finalmente la valenza sociale ed economica dei liberi professionisti e del lavoro autonomo per la crescita del Paese». È il primo commento a caldo del presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, al via libera dell’Aula di Montecitorio al disegno di legge in materia di lavoro autonomo non imprenditoriale che torna ora al Senato per il voto definitivo che, dice Stella, «ci auguriamo avvenga in tempi rapidi».

 

«Nonostante alcune lacune che permangono nel testo approvato, il provvedimento rappresenta un atto di equità che segna un apprezzabile equilibrio tra le misure di sostegno e di welfare a favore dei lavoratori autonomi e la valorizzazione e lo sviluppo delle attività professionali in un mercato sempre più competitivo», aggiunge Stella. «Se da una parte, infatti, sono state confermate le sacrosante misure a favore della maternità, malattia e del lavoro agile; dall’altra, la Camera ha apportato alcune modifiche come il tavolo permanente di confronto sul lavoro autonomo presso il ministero del Lavoro, al quale non faremo mancare il nostro contributo».

 

«Le misure del ddl sugli autonomi sono fondamentali per la crescita delle professioni in Italia, come abbiamo segnalato durante la nostra audizione in Commissione Lavoro della Camera» sottolinea il presidente di Confprofessioni «In particolare, i liberi professionisti potranno costituire contratti di rete per partecipare a bandi e appalti. Altro passaggio importantissimo riguarda l’accesso ai piani operativi regionali e nazionali a valere sui fondi strutturali europei che è stato messo a regime oltre la programmazione 2014/2020. Anche sul fronte della formazione viene riconosciuta la deducibilità totale delle spese sostenute per l’iscrizione a master, corsi formativi e di aggiornamento professionale, insieme alla deducibilità dei costi per le spese di viaggio, vitto e alloggio».