E’ scaduto in data 23 settembre il termine per presentare piani formativi corsuali e seminariali a valere sui bandi 01/16 e 03/16. Molte le richieste pervenute al Fondo, sia nell’ambito del bando destinato alle strutture che applicano il CCNL studi professionali, che in quello relativo alle società che applicano altri CCNL.
“Nell’ultimo anno abbiamo stanziato e assegnato una mole rilevante di risorse nell’ambito dei bandi, a testimonianza dell’elevato fabbisogno formativo riscontrabile nel settore delle professioni e nelle realtà aziendali aderenti”. Così ha commentato Massimo Magi, presidente di Fondoprofessioni.
Ora, si apre la fase dedicata alle verifiche di ammissibilità, che riguardano il controllo della documentazione di presentazione previ-sta dai bandi. Tale verifica verrà effettuata dalla struttura interna del Fondo, al fine di procedere alla successiva valutazione qualitativa, ad opera della specifica Commissione tecnica.
Proprio in materia di valutazione dei piani formativi, il Fondo sta procedendo alla costituzione del proprio Elenco dei Valutatori accreditati, nell’ambito del quale verranno individuati, come da specifico Regolamento, i componenti della Commissione di Valutazione.
“Auspichiamo una crescente qualità delle proposte formative – ha commentato Franco Valente, direttore di Fondoprofessioni, il quale ha proseguito – Attraverso le risorse messe a bando il Fondo finanzia attività formative basate su una analisi del fabbisogno e del contesto professionale dei beneficiari, quindi, in tal senso, è determinante un apporto di elevato valore qualitativo da parte degli Enti Attuatori”.
Una volta ultimata la fase valutativa, ver-ranno stilate due graduatorie per ognuno dei bandi. Infatti, è prevista una graduatoria relativa ai piani formativi seminariali e una relativa ai piani formativi corsuali.
Solo per i piani formativi approvati potrà essere, successivamente, avviata la fase di gestione delle attività formative.
“Prossimamente proseguirà lo stanziamento delle risorse mediante la modalità “a bando”. Se possibile, poi, cercheremo di individuare nuove formule di assegnazione delle risorse, aumentando e scaglionando le scadenze previste e valorizzando specificità settoriali o territoriali”.