Premi Inail, rinviati al 16 maggio i termini di pagamento

Lo annunciano i ministeri del Lavoro e dell’Economia. Per le imprese un risparmio di 1 miliardo di euro Rinviati al 16 maggio 2014 i termini di pagamento dell’Inail. Lo hanno annunciato il ministero del Lavoro e il ministero dell’Economia con un comunicato congiunto il 22 gennaio scorso, sottolineando che a partire dal 2014 le imprese
Lo annunciano i ministeri del Lavoro e dell’Economia. Per le imprese un risparmio di 1 miliardo di euro

Rinviati al 16 maggio 2014 i termini di pagamento dell’Inail. Lo hanno annunciato il ministero del Lavoro e il ministero dell’Economia con un comunicato congiunto il 22 gennaio scorso, sottolineando che a partire dal 2014 le imprese pagheranno 1 miliardo di euro in meno.
La Legge di Stabilità ha infatti definito provvedimenti di riduzione della pressione fiscale e contributiva su imprese e lavoratori che comprendono il taglio dei premi Inail di 1 miliardo di euro a partire dal 2014, con differenziazioni legate agli andamenti infortunistici.
La proroga dei termini di pagamento del premio annuale al 16 maggio, pertanto, consentirà all’Inail di provvedere non solo alle elaborazioni statistiche sugli andamenti infortunistici e sui premi/contributi accertati per determinare le percentuali di riduzione che si applicheranno alle singole imprese, ma anche all’aggiornamento dei software gestionali.
L’effetto positivo di tale differimento sui conti delle imprese è duplice, precisa il comunicato: da un lato, consente alle imprese di beneficiare pienamente della riduzione del costo del lavoro nel corso del 2014 (senza, cioè, dover procedere a conguagli successivi), dall’altro migliora le condizioni di liquidità delle imprese. Infatti, continua la nota, a fronte dei circa tre miliardi di euro previsti per il pagamento di febbraio, a maggio vi saranno versamenti per complessivi due miliardi di euro, grazie alla riduzione dei premi come calcolati dall’Inail.
Secondo i due ministeri, il mancato pagamento dei premi nel mese di febbraio favorirà le condizioni finanziarie delle aziende nei prossimi tre mesi, aiutandole a cogliere i segnali di ripresa che si stanno manifestando in alcuni settori, come mostrato anche dai recenti dati sugli ordini industriali.
 

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