Transizione demografica, welfare integrato in campo

Cadiprof all’Annual meeting di Itinerari previdenziali. Focus sugli investimenti rivolti alla silver economy e alla non auto sufficienza «Il tema della non autosufficienza rappresenta il banco di prova delle politiche sociali e sanitarie e della sostenibilità della spesa pubblica nei prossimi anni. Ma è anche un terreno fertile su cui impiantare nuovi modelli di welfare
Cadiprof all’Annual meeting di Itinerari previdenziali. Focus sugli investimenti rivolti alla silver economy e alla non auto sufficienza

«Il tema della non autosufficienza rappresenta il banco di prova delle politiche sociali e sanitarie e della sostenibilità della spesa pubblica nei prossimi anni. Ma è anche un terreno fertile su cui impiantare nuovi modelli di welfare universalistici, coinvolgendo tutta la filiera: dallo Stato alle parti sociali, dalle fondazioni agli enti bilaterali, dai servizi finanziari e assicurativi alle imprese e ai professionisti, dalle reti sociali alle associazioni di categoria, fino alle famiglie». È uno dei passaggi  dell’intervento di Gaetano Stella, presidente di Cadiprof, all’Annual meeting sul welfare integrato, promosso da Itinerari previdenziali, che si è svolto lo scorso 9 e 10 novembre a Fiuggi.

 

Al centro dei lavori, coordinati dal Presidente Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali, Alberto Brambilla, gli “Investimenti innovativi e diversificati per sostenere e migliorare il welfare integrato”, che ha fornito preziose indicazioni sulla grande transizione demografica, uno dei temi più rilevanti dell’evoluzione economica e sociale del Paese, incrociando le strategie di  investimenti socialmente responsabili alle soluzioni possibili che si rivolgono alla cosiddetta silver economy e alla non autosufficienza.

 

L’evento ha chiamato a raccolta Fondazioni di origine bancaria, Casse di previdenza privatizzate, Fondi pensione Negoziali, Fondi pensione Preesistenti e Casse di assistenza sanitaria integrativa, che insieme rappresentano il “diamante” delle politiche sociali di welfare mix, e operano in modo complementare e integrativo rispetto all’intervento pubblico del welfare state. Ma sono  anche i maggiori investitori istituzionali del Paese, con oltre 220 miliardi di masse gestite e flussi annui superiori ai 12 miliardi.

 

Dall’Annual meeting di Itinerari previdenziali è emerso che per sostenere e migliorare le prestazioni offerte dal mondo del welfare è fondamentale l’efficienza nella gestione di questi ingenti patrimoni, con particolare attenzione a quelle che investono nei settori strategici per il welfare tra cui appunto la silver economy, la non autosufficienza e salute in generale, che possono produrre extra rendimenti ed extra servizi.