Patto Regione e parti sociali per lo sviluppo

Il governatore Formigoni ha illustrato le linee di intervento del Documento strategico annuale. Federalismo, sostegno alle imprese e welfare i piatti forti. Le osservazioni di Confprofessioni Dal federalismo alla semplificazione,
Il governatore Formigoni ha illustrato le linee di intervento del Documento strategico annuale. Federalismo, sostegno alle imprese e welfare i piatti forti. Le osservazioni di Confprofessioni

Dal federalismo alla semplificazione, dalla digitalizzazione alla copertura wi-fi di tutto il territorio, dal sostegno alle reti d’impresa allo stanziamento dei fondi per la ricerca e l’innovazione, ma, soprattutto, rilancio del lavoro e del welfare regionale. Queste le linee di intervento tracciate nel Documento strategico annuale (Dsa), presentato lo scorso 12 luglio a Palazzo Pirelli dal presidente Formigoni, durante l’incontro del Patto per lo sviluppo della Regione Lombardia che ha visto la partecipazione di tutte le parti sociali, tra cui Confprofessioni Lombardia.
“Abbiamo approvato un documento strategico annuale che contiene provvedimenti utili al sostegno dell’imprenditoria giovanile e femminile, con alcune misure di aiuto alla conciliazione e alla famiglia, e altre per fronteggiare le crisi aziendali”, ha dichiarato Formigoni a margine dell’incontro. Nel corso dell’anno prossimo, infatti, la Giunta lavorerà al rafforzamento delle politiche di ricomposizione dei tempi di vita lavorativa e familiare, stanzierà fondi per la casa, predisporrà misure di contrasto alla disoccupazione giovanile e di sostegno alla costruzione di una rete di servizi sociosanitari rivolti, soprattutto, alle categorie svantaggiate. L’obiettivo è quello di promuovere un nuovo modello di welfare “capace di rispondere ai bisogni sempre più articolati di persone e famiglie, e di valorizzare le risposte che le realtà sociali esprimono”, ha spiegato il presidente.
Sul fronte delle piccole e medie imprese, il Governo regionale ”intende continuare a favorire l’aggregazione in reti d’impresa e a incentivare la proiezione internazionale”, condividendo l’approccio delle Pmi allo Small business act. In quest’ottica rientra anche il bando “Start Up d’impresa” pensato per le donne e i giovani, così come la creazione della Rete per l’affiancamento delle imprese in difficoltà (Raid).
Nell’ambito degli interventi di sostegno al territorio e all’ambiente, infine, Formigoni ha annunciato nuove misure rivolte all’ecosostenibilità, nel rispetto degli obiettivi che l’Unione europea ha fissato per il 2020 attraverso il pacchetto clima, e nuove infrastrutture, cantieri e opere per una mobilità più sostenibile. Tutte le parti sociali hanno espresso vivo apprezzamento per il Dsa, ad eccezione della Cisl lombarda che giudica insufficienti i provvedimenti destinati all’occupazione. Confprofessioni Lombardia, presieduta da Carlo Scotti Foglieni, ha consegnato alla Regione Lombardia una relazione con le proprie osservazioni al Documento strategico 2012, sottolineando alcune criticità. “L’esigenza di impostare una politica economica innovativa che valorizzi tutti gli asset di cui una pubblica amministrazione regionale dispone, per migliorare le condizioni in cui imprese e cittadini si trovano ad operare – si legge nella relazione – non può prescindere dal ruolo di intermediazione che i liberi professionisti svolgono nella loro attività professionale. L’enfasi che giustamente viene posta dal Dsa nei confronti delle imprese rischia di rimanere una semplice astrazione, se non vengono valorizzate le competenze e le conoscenze delle professioni economiche che, da sempre, lavorano al fianco delle imprese, codificando il dettato normativo, giuridico e tributario, ma anche interpretando le evoluzioni del mercato”.
 

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