Liti fiscali, – 9,2% a fine settembre

Per la prima volta si attestano sotto le 500.000 unità. Nei primi nove mesi dell’anno i ricorsi presentati si riducono dell’8,3%. Liti fiscali in diminuzione. Nel periodo luglio-settembre 2016 le controversie tributarie pendenti (497.117) si sono infatti ridotte di circa il 9,2%, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, a conferma di un trend positivo già
Per la prima volta si attestano sotto le 500.000 unità. Nei primi nove mesi dell’anno i ricorsi presentati si riducono dell’8,3%.

Liti fiscali in diminuzione. Nel periodo luglio-settembre 2016 le controversie tributarie pendenti (497.117) si sono infatti ridotte di circa il 9,2%, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, a conferma di un trend positivo già iniziato nel 2012. Per la prima volta, la giacenza scende sotto la soglia delle 500 mila unità. A renderlo noto è il ministero dell’Economia in una nota diffusa lo scorso 20 dicembre.

 

Nel trimestre preso in esame, le controversie instaurate in entrambi i gradi di giudizio sono state 43.660, con una lieve riduzione dei nuovi contenziosi (-0,98% pari a -432 ricorsi) rispetto allo stesso periodo del 2015. Le controversie definite sono state 52.777, con una diminuzione delle decisioni del 5,61% (pari a -3.139 ricorsi) rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente.

 

Secondo i dati del MEF, le nuove controversie presentate in primo grado presso le Commissioni tributarie provinciali (CTP) sono risultate pari a 31.091 con un lieve calo dello 0,94%. I ricorsi definiti, pari a 42.476, evidenziano una riduzione del 6,75% rispetto all’analogo periodo del 2015.

 

Gli appelli pervenuti alle Commissioni tributarie regionali (CTR), nel periodo luglio-settembre 2016, pari a 12.569, registrano nel complesso un calo dell’1,09%. Il numero degli appelli definiti, pari a 10.301, è sostanzialmente immutato rispetto al volume prodotto nello stesso periodo del 2015 (-0,60%).

 

Nella nota si legge che il volume complessivo delle nuove controversie complessivamente instaurate dall’inizio dell’anno mostra una riduzione rispetto al periodo gennaio-settembre del 2015 dell’8,33%; le definizioni diminuiscono del 3,23%.

 

Per quanto riguarda le CTP, la quota di giudizi completamente favorevoli all’Ente impositore è stata di circa il 45%, per un valore complessivo di 1.743,74 milioni di euro; la quota dei giudizi completamente favorevoli al contribuente è stata di circa il 31%, per un valore di 917,90 milioni di euro. La percentuale delle controversie concluse con giudizi intermedi è stata di circa il 12%, per un valore complessivo di 712,61 milioni di euro.

Per le CTR, infine, la quota di giudizi completamente favorevoli all’Ente impositore è stata sempre di circa il 45%, ma per un valore complessivo di 679,44 mln di euro; la quota dei giudizi completamente favorevoli al contribuente è stata invece di circa il 36%, per un valore complessivo di 569,15 mln di euro. Le controversie concluse con giudizi intermedi rappresentano circa l’9%, per un valore complessivo di 197,71 milioni di euro.