Sei milioni di euro, suddivisi nelle otto province sarde, per le donne che vogliono avviare un progetto innovativo di impresa. Il bando per gli incentivi all’imprenditoria femminile “Impresa Donna”, promosso dall’assessorato regionale del Lavoro, è stato presentato, ieri a Cagliari, durante un seminario organizzato dalla consigliera regionale di parità Luisa Marilotti, in collaborazione con l’Aidda Sardegna e Confprofessioni (alla presenza delle presidenti Antonella Siragusa e Susanna Pisano).
L’INIZIATIVA Il bando si rivolge a residenti nell’Isola disoccupate o inoccupate oppure occupate con contratti di lavoro atipici, senza limiti di età (maggiorenni alla data della presentazione della domanda). Fino a 50 mila euro il contributo previsto a fondo perduto – 100 mila se il progetto è promosso da due o più donne – che sarà erogato dopo la stipula del contratto tra la destinataria e l’amministrazione. Il budget finanziario approvato potrà ricevere, sotto forma di aiuto, sino all’80 per cento dell’importo totale mentre la quota del 20 per cento sarà a carico delle proponenti. Inoltre, le beneficiarie in possesso delle relative condizioni soggettive e oggettive, potranno eventualmente ricorrere al Fondo del microcredito, ferma restando la disponibilità di risorse. L’intervento è a sportello: verranno ammessi al contributo tutti i progetti ritenuti idonei, in ordine cronologico, presentati fino all’esaurimento della dotazione assegnata a ciascuna provincia. I plichi contenenti la proposta e la documentazione necessaria possono essere spediti dalle 10 del prossimo 3 ottobre e devono pervenire all’amministrazione entro le 12 del giorno 2 novembre 2011. L’avviso pubblico e i moduli sono scaricabili dal sito della Regione.
LA SELEZIONE «Un importante bando», sottolinea l’assessore regionale al Lavoro Antonello Liori, «che rilancia le possibilità delle donne di fare impresa e che, esaltando le loro qualità imprenditoriali, potrà contribuire fattivamente alla crescita culturale ed economica della società sarda». Per l’esponente della Giunta esiste un margine di miglioramento nei criteri di selezione, in modo che emerga in maniera inequivocabile la qualità dei progetti: «Mi adopererò in questo senso e intendo rifinanziarlo anche per il prossimo anno. Questo intervento rappresenta un’occasione di crescita vera che le donne devono cogliere senza esitazione».