Agevolazioni, non si può licenziare per sei mesi prima e dopo

Il Governo sta valutando se limitare il divieto di licenziamento a lavoratori con la stessa mansione o prevederlo per tutto il personale. Probabile uno sgravio del 50% sui contributi previdenziali fino a un tetto di 3.250 euro per due o tre anni In attesa che il prossimo 30 agosto si riapra il confronto tra il
Il Governo sta valutando se limitare il divieto di licenziamento a lavoratori con la stessa mansione o prevederlo per tutto il personale. Probabile uno sgravio del 50% sui contributi previdenziali fino a un tetto di 3.250 euro per due o tre anni

In attesa che il prossimo 30 agosto si riapra il confronto tra il ministro Poletti e le organizzazioni sindacali sui temi di lavoro, previdenza e agevolazioni, l’agenzia Ansa conferma che «per ottenere gli sgravi contributivi in caso di un’assunzione di un giovane fino a 29 anni l’azienda non dovrà aver fatto licenziamenti nei 6 mesi precedenti l’assunzione. E’ questo – secondo quanto spiegano tecnici vicini al dossier sulle agevolazioni per il lavoro – l’ipotesi allo studio del Governo per evitare che le nuove assunzioni siano in sostituzione di lavoratori già in forza all’azienda. L’azienda non potrà licenziare nemmeno nei 6 mesi seguenti l’assunzione pena la perdita dell’incentivo». «Si sta valutando – fa sapere l’Ansa – se limitare il divieto di licenziamento per sei mesi più sei pena la perdita di incentivo a lavoratori con la stessa mansione di quello assunto con gli sgravi o prevederlo per la totalità del personale dell’azienda che accede al beneficio. E’ comunque probabile che i paletti per ottenere gli sgravi per i giovani (si ipotizza il 50% dei contributi previdenziali fino a un tetto di 3.250 euro per due o tre anni) siano inferiori a quelli del governo Letta sull’occupazione aggiuntiva».