Buste paga piu’ pesanti negli studi professionali

Siglato l’accordo territoriale sulla detassazione tra Confprofessioni Umbria e i sindacati locali. Straordinari e premi di produttivita’ tassati al 10% Buste paga più pesanti per i dipendenti degli studi professionali dell’Umbria.
Siglato l’accordo territoriale sulla detassazione tra Confprofessioni Umbria e i sindacati locali. Straordinari e premi di produttivita’ tassati al 10%

Buste paga più pesanti per i dipendenti degli studi professionali dell’Umbria. Oggi 27 aprile, Bruno Toniolatti, presidente della Confprofessioni Umbria e le organizzazioni sindacali territoriali di Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e UIltucs-Uil hanno sottoscritto un accordo che prevede l’applicazione di un’imposta sostitutiva del 10% sulle componenti accessorie della retribuzione, legata ad incrementi della produttività, qualità, redditività, innovazione ed efficienza organizzativa degli studi. L’accordo prevede che a partire dal 1 gennaio 2011 gli studi professionali e le aziende collegate dell’Umbria potranno applicare la tassazione agevolata del 10% su diverse voci della busta paga dei dipendenti, quali ad esempio, straordinari, lavoro supplementare, clausole elastiche e flessibili, lavoro notturno, festivo e domenicale e altre prestazioni correlate all’aumento della produttività negli studi.
L’intesa territoriale siglata da Confprofessioni Umbria con le organizzazioni sindacali regionali recepisce l’accordo quadro nazionale sulla detassazione sottoscritto da Confprofessioni e da Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e UIltucs-Uil lo scorso 13 aprile a Roma. L’imposta ridotta sulle componenti accessorie della retribuzione è prevista da una circolare dell’Agenzia delle Entrate e del Ministero del Lavoro del 14 febbraio scorso e riguarda i dipendenti degli studi e delle aziende collegate dell’Umbria che applicano il Contratto collettivo nazionale degli studi professionali. L’agevolazione fiscale per l’anno 2011 opera entro il limite complessivo di 6.000 euro lordi, in favore dei lavoratori titolari di reddito da lavoro dipendente non superiore all’importo di 40.000 euro lordi.
 

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