CONFPROFESSIONI LAZIO: SUI FABBRICATI SERVE UN PIANO SICUREZZA

Guidi: «Dopo un evento calamitoso si parla di prevenzione, salvo poi osteggiarla passata l’emergenza» Dili: «Necessaria la predisposizione di un “Nuovo fascicolo del fabbricato”. I professionisti pronti a fare la
Guidi: «Dopo un evento calamitoso si parla di prevenzione, salvo poi osteggiarla passata l’emergenza» Dili: «Necessaria la predisposizione di un “Nuovo fascicolo del fabbricato”. I professionisti pronti a fare la propria parte»

«I recenti crolli avvenuti a Roma, nonché gli ultimi eventi calamitosi, ripropongono con drammatica forza il tema della sicurezza degli edifici. Per troppi anni nel nostro Paese è mancata la cultura della manutenzione, mettendo a rischio la stessa incolumità dei cittadini».

Lo afferma in una nota Confprofessioni Lazio, riproponendo il tema della cultura della sicurezza, non ancora percepita in modo adeguato dai cittadini. Secondo Natalia Guidi, architetto responsabile della Area Tecnica di Confprofessioni Lazio, «occorre essere consapevoli che gli immobili, se non opportunamente “trattati” nel corso degli anni, potrebbero vedere modificata l’efficienza delle proprie caratteristiche prestazionali, con l’incresciosa conseguenza di mettere a repentaglio la stessa sicurezza delle persone. Nell’immediato di un evento calamitoso si finisce sempre per parlare di prevenzione, salvo poi osteggiarla non appena è passata l’emergenza».

«Siamo convinti che la nostra Regione debba investire su un Piano di messa in sicurezza degli immobili, a cominciare dalla proposizione di un “NUOVO FASCICOLO DEL FABBRICATO” – conclude il Presidente di Confprofessioni Lazio, Andrea Dili – e dall’impiego di risorse e competenze per elevare il livello di sicurezza degli edifici, evitando di ripetere gli errori del passato. Su questo i professionisti sono pronti a fare la propria parte».