
Giovedì 19 marzo Walter Cavrenghi -Presidente di Confprofessioni Piemonte ha preso parte alla cena di lavoro, organizzata dall’Ambrosiana Group nella persona del suo Amministratore Antonio Pitassi, presso l’Unione Industriale di Torino, insieme ad esponenti di varie diverse realtà legate alla logistica ed interessate ad un Progetto di razionalizzazione nazionale.
Espressamente organizzata “per far emergere gli argomenti e le tematiche maggiormente interessanti” in vista di un nuovo evento da svolgersi a maggio, all’insegna dell’Expo, e far affiorare potenzialità di lavoro e sviluppo legate al comparto logistico, la cena ha visto la partecipazione dell’ Arch. Roberto Ferrazza Mit – Provveditore interregionale alle opere pubbliche Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria, del Dott. Luigi Robino -Direttore Opere pubbliche, Difesa del suolo, Montagna, Foreste, Protezione civile, Trasporti e Logistica della Regione Piemonte, del Dott. Mario Giaccone -Consigliere Regionale del Piemonte e Presidente Gruppo Chiamparino per il Piemonte, del Dott. Giuseppe Russo -Presidente Centro Studi Einaudi, Ing. Giovanni Battista Quirico- Presidente S.I.TO Società Interporto Torino S.p.A., del Dott. Umberto Ruggerone – Responsabile Sviluppo CIM Centro Interportuale Merci S.p.A., Arch. Mauro Chiotasso- Amministratore Delegato CIM Centro Interportuale Merci S.p.A. Interporto di Novara – del Dott. Massimo Groff – Responsabile Trasporti e Infrastrutture – Partecipazioni Finpiemonte S.p.A. , della Dott.ssa Ivana Cecconi – Presidente A.P.S.A.C.I. Associazione Piemontese degli Spedizionieri – Autotrasportatori – Corrieri, dell’Arch. Paolo Balistreri -Segretario Generale Confindustria Piemonte, dell’Arch. Cristina Manara – Responsabile Politiche Territoriali Confindustria Piemonte, dell’ On. Bartolomeo Giachino – Responsabile Trasporti Forza Italia, del Dott. Giuseppe Occidente – Membro CDA Fondo Forte, del Dott. Massimo Boccaletti -In vece del Direttore – U.O.C. di Odontostomatologia e Chirurgia Orale – AUSL Modena, della Dott.ssa Giulia Barani – Responsabile Ufficio di Presidenza Ambrosiano Group S.p.A., della Dott.ssa Viviana Bianchi Bosisio- Responsabile Commerciale Ambrosiano Group S.p.A., del Dott. Antonio Pitassi -Executive Manager Sede di Torino Ambrosiano Group S.p.A., dell’Ing. Livio Dezzani – Esperto in Territorio e Trasporti, della Dott.ssa Maddalena Marcone – Analisi Pianificazione e Organizzazione, del Dott. Bruno Mariani – Analisi Pianificazione e Organizzazione, del Prof. Pietro di Michele – Direttore U.O.C. di Odontostomatologia e Chirurgia Orale – AUSL Modena, del Dott. Dirk Verwimp – Direttore Commerciale Interporto Rivalta Scrivia S.p.A., dell’Ing. Gentile – Amministratore Delegato Rfi Rete Ferroviaria Italiana Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, del Sig. Livio Ambrogio – Ambrogio Trasporti S.p.A. (Ambrogio Intermodal Only), del Dott. Enrico Maria Pollo – Capo Segreteria Vice Ministro Andrea Olivero – Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali
Nei vari interventi succedutisi durante la serata, è stata sottolineato da diverse parti la “latitanza” della parte politica, risalendo l’ultimo Progetto di rilancio al 1979.
Un’osservazione di fondo emersa nel corso della cena è stata che se il turismo è una voce fondamentale nell’economia, vive e si alimenta di logistica e poggia sulle infrastrutture. Se in passato tuttavia era possibile agire individualmente, oggi occorre “fare sistema” e investire comunque la politica del problema usufruendo dei fondi europei, di cui in passato si deplora la mancata assegnazione per la grave negligenza di chi potrebbe usufruirne. Si è anche deplorato per la circolazione merci su ferro di aver lasciato mano libera ad efficienti Organismi stranieri come le Ferrovie austriache (OBB). Se la politica non farà il piano della Logistica, ha ammonito l’ex sottosegretario Giachino, ne deriverà quale sicura conseguenza l’indebolimento delle aziende. “La logistica per noi è un settore strategico – ha affermato Giachino, richiamando l’esempio della Germania dove la logistica conta 2 milioni e 600 mila addetti mentre in Italia, “porto naturale nel Mediterraneo”, gli occupati sono meno della metà.