Fondi Ue, dalla Regione Lazio nuove opportunità per le professioniste

Andrea Dili (Confprofessioni Lazio): Importante superare il gap tra uomini e donne «La Regione Lazio conferma il proprio impegno per la valorizzazione delle attività professionali della nostra Regione: un sostegno concreto che rappresenta una grande occasione di rilancio del settore professionale, in un contesto generale caratterizzato ancora da una grande sofferenza». Così, il presidente di
Andrea Dili (Confprofessioni Lazio): Importante superare il gap tra uomini e donne

«La Regione Lazio conferma il proprio impegno per la valorizzazione delle attività professionali della nostra Regione: un sostegno concreto che rappresenta una grande occasione di rilancio del settore professionale, in un contesto generale caratterizzato ancora da una grande sofferenza». Così, il presidente di Confprofessioni Lazio, Andrea Dili, ha commentato il lancio della terza edizione del bando regionale “Innovazione sostantivo femminile”.

 

«L’estensione delle opportunità offerte dal bando a tutte le professioniste della nostra regione è ancora più rilevante se si tiene conto che nel Lazio le professioniste donne conseguono redditi medi pari a circa la metà (52,4%)  rispetto ai propri colleghi di sesso maschile» continua Dili. «Confidiamo che iniziative come il bando “Innovazione sostantivo femminile” possano contribuire – unitamente a ulteriori misure – a superare il gap di genere, in cui purtroppo il Lazio primeggia a livello nazionale».

 

Il nuovo bando da 2 milioni di euro a valere sul Por Fse Lazio 2014-2020, dedicato alle libere professioniste e alle imprese “al femminile” si aggiunge alle altre risorse rese disponibili dalla Regione attraverso i programmi Por Fse, Por Fesr e Bei» continua Dili. «Dopo il varo della legge regionale n. 12 del 10 agosto 2016 che ha esteso ai professionisti e lavoratori autonomi titolari di partita Iva le agevolazioni previste per le imprese, i professionisti laziali hanno a disposizione  un ampio ventaglio di opportunità di finanziamento”.

 

«Le risorse ci sono» conclude Dili. «adesso tocca ai professionisti cogliere le nuove sfide dell’innovazione e della competitività».