Nel Lazio approvata la proposta di legge per la parità retributiva

Andrea Dili (Confprofessioni Lazio): Una legge che premia la competenza delle donne e tutela le libere professioniste. Parità di genere anche per gli incarichi professionali

«Un traguardo fondamentale per il sostegno e lo sviluppo dell’occupazione femminile, declinata anche sulla libera professione e sul lavoro autonomo. La legge approvata dal Consiglio Regionale del Lazio sulla parità retributiva tutela e valorizza la competenza delle donne in un mercato del lavoro ancora troppo caratterizzato da ingiustificate disuguaglianze». Così Andrea Dili, presidente di Confprofessioni Lazio, ha salutato il via libera alla proposta di legge in materia di “promozione della parità retributiva tra i sessi, del sostegno dell’occupazione e dell’imprenditoria femminile di qualità e per la valorizzazione delle competenze delle donne”, promossa da Eleonora Mattia, Presidente della IX Commissione lavoro e pari opportunità in Consiglio Regionale del Lazio nonché prima firmataria della proposta di legge 182/2019.

«Per la prima volta in Italia, abbiamo una legge regionale che tutela la parità delle libere professioniste», aggiunge il presidente di Confprofessioni Lazio. «La  Regione, gli enti strumentali e le società controllate, nel rispetto della normativa vigente, sono infatti chiamate a promuovere la parità di genere nell’affidamento e nell’esecuzione degli incarichi conferiti ai professionisti». Il gap retributivo nel lavoro autonomo è particolarmente allarmante per le libere professioniste che nel Lazio, per esempio, guadagnano in media il 45% in meno dei colleghi uomini, nonostante siano proprio le professioniste ad avere un titolo di studio superiore a quello dei colleghi maschi.

«C’è grande soddisfazione per una legge che Confprofessioni Lazio ha fortemente voluto, contribuendo anche a fornire puntuali indicazioni, che sono state accolte, per favorire la parità di genere e salariale nel mondo del lavoro autonomo e professionale», commenta Dili. «Il gap reddituale tra professionisti uomini e donne è ingiustificabilmente elevato e il marcato gap di genere tra professionisti e professioniste in tutte le fasce d’età, evidenziato dal Rapporto Confprofessioni sulle libere professioni nel Lazio, ci mostra quanto questa legge sia necessaria, oggi più che mai, quando alle disparità croniche del nostro mercato del lavoro bisogna aggiungere quelle legate alla pandemia».