Miriam Caridi – Psicologa e Psicoterapeuta – Socia PLP
L’inclusione scolastica delle persone con disabilità è una delle questioni cruciali per la promozione dell’equità e della diversità nella nostra società. Da un punto di vista psicologico, offre benefici incommensurabili, non solo per gli studenti stessi ma per l’intera comunità scolastica. Il senso di appartenenza e di accettazione è fondamentale per lo sviluppo emotivo e sociale di ogni individuo: sentirsi parte di un gruppo e sapere che le proprie capacità sono riconosciute e apprezzate contribuisce significativamente a migliorarne l’autostima, in quanto permette di esprimere pienamente se stessi e sviluppare i propri talenti unici. Partecipare attivamente alla vita scolastica consente agli studenti con disabilità di instaurare relazioni significative con i compagni e di migliorare le proprie abilità interpersonali. D’altro canto, l’interazione con persone diverse per abilità, cultura e background arricchisce l’esperienza educativa nel complesso, in quanto stimola lo sviluppo dell’empatia, della tolleranza, della gentilezza e della comprensione reciproca tra tutti gli studenti. L’educazione inclusiva prepara gli studenti a diventare cittadini maturi, responsabili e consapevoli, in grado di ammirare e esaltare la diversità in tutte le sue forme e di offrire sostegno e aiuto all’altro in maniera naturale e non eccezionale o straordinaria.
Daniel Goleman, parlando dell’intelligenza emotiva, afferma: “L’intelligenza emotiva è la capacità di riconoscere i nostri sentimenti e quelli degli altri, di motivare noi stessi e di gestire bene le emozioni dentro di noi e nelle nostre relazioni.” Un ambiente scolastico inclusivo è il terreno ideale per coltivare questa intelligenza emotiva, permettendo agli studenti di crescere come individui empatici, capaci di adottare uno specifico e più efficace linguaggio comunicativo in base al tipo di interlocutore.
Naturalmente, anche l’inclusione scolastica presenta delle sfide. È essenziale che gli insegnanti e il personale scolastico siano adeguatamente formati per rispondere alle esigenze degli studenti con disabilità e pronti a sensibilizzare le menti e i cuori dei giovani verso la considerazione e il rispetto di tali aspetti. È fondamentale, inoltre, che le scuole dispongano delle risorse umane e strumentali necessarie per garantire un ambiente di apprendimento accessibile e stimolante per tutti, adattandosi alle esigenze specifiche di ciascuno, sia da un punto di vista didattico che strutturale.
L’inclusione scolastica non rappresenta quindi solo una questione di diritti e di giustizia sociale, ma anche di strategia educativa efficace. “Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi, lui passerà tutta la sua vita a credersi stupido”: avvalendoci di questa citazione di Albert Einstein possiamo affermare che il vero successo di un ambiente educativo inclusivo si esprime e si realizza solo quando tutti gli studenti, indipendentemente dalle loro abilità e dal loro funzionamento, possono apprendere e crescere autonomamente, sentendosi liberi di poter essere ciò che sono. Con impegno, risorse adeguate e un cambiamento di mentalità, è possibile creare scuole dove ogni studente non solo si senta accolto, protetto, valorizzato e supportato nel suo percorso di crescita personale, ma soprattutto incoraggiato a gettare le basi per divenire un adulto migliore nella società del domani.