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Dalle Associazioni

Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, la nota delle associazioni archeologi

ANA – Associazione Nazionale Archeologi, API – Archeologi Pubblico Impiego MiBACT, ARCHEOIMPRESE – Associazione delle imprese archeologiche, ASSOTECNICI – Associazione Nazionale dei Tecnici per il Patrimonio Culturale, Federazione delle Consulte Universitarie di Archeologia (Consulte di: Preistoria e Protostoria; Archeologia del mondo classico; Archeologia dell’Italia preromana; Archeologie postclassiche; Numismatica; Studi dell’Asia e dell’Africa; Antropologia) si esprimono congiuntamente in merito alla dibattito riguardante la possibilità di modifiche al Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio. Il comunicato stampa diffuso lo scorso 5 febbraio

Parte la mobilitazione dei medici

Presentato il Manifesto Unitario delle Associazioni di categoria di medici e pediatri. Il prossimo maggio, iniziative in tutte le regioni e una manifestazione a Roma

In Gazzetta Ufficiale il Testo Unico sulle Rinnovabili. Il commento della FIDAF

Roberto Accossu, vicepresidente Fidaf: “Il Testo Unico rappresenta un punto di svolta per la semplificazione normativa perché definisce criteri chiari e uniformi, superando la legislazione attuale troppo complessa e disomogenea. Ma raggiungere gli obiettivi del PNRR richiederà uno sforzo coordinato per superare le restrizioni imposte da alcune regioni”

Punibilità per colpa del Veterinario: la Camera respinge

Lo scorso 20 novembre, Montecitorio ha respinto tutti gli emendamenti volti a reintrodurre la previsione della colpa nei reati contro gli animali nonchè l’uccisione colposa di animali, con indebito coinvolgimento del Medico Veterinario. Dibattito in Aula sul divieto di detenzione dei cani alla catena

Autismo e sport

Nuovo appuntamento con la rubrica Spazio Psicologico in collaborazione con l’associazione Psicologi Liberi Professionisti

Dati Istat, Fimmg: stridono con le decisioni nella Legge di Bilancio

Il segretario generale, Silvestro Scotti: “Nonostante i numeri allarmanti, perdura da parte dei decisori politici l’assenza di iniziative volte a stanziare risorse aggiuntive per il raggiungimento degli obiettivi di politica sanitaria per l’area dei medici convenzionati e quindi per la medicina generale”. La nota diffusa dalla Federazione lo scorso 6 novembre