Semplificazione fiscale, ecco il decalogo dell’Ancl

Il presidente Longobardi presenta il lavoro elaborato dalla Commissione Semplificazione lavoro e fisco dell’Ancl su vari temi di carattere fiscale Dieci azioni, che non rappresentano oneri per la Pubblica amministrazione,
Il presidente Longobardi presenta il lavoro elaborato dalla Commissione Semplificazione lavoro e fisco dell’Ancl su vari temi di carattere fiscale

Dieci azioni, che non rappresentano oneri per la Pubblica amministrazione, che si possono facilmente adottare per cominciare a semplificare il fisco: è il decalogo proposto dall’Ancl attraverso il proprio Centro studi e la relativa commissione “Semplificazione lavoro e fisco” che l’ha studiato. I campi di intervento sono diversi: vanno dalla ridefinizione del calendario fiscale, al rendere più organiche le procedure in capo ai professionisti intermediari per la comunicazione delle diverse tipologie di dati dei contribuenti. Non si tratta di proposte risolutive di tutti i problemi legati alla complessa macchina fiscale, ma di azioni concrete che si possono attuare da subito. «La semplificazione fiscale è diventato quasi uno slogan per gli ultimi governi ‐  spiega Francesco Longobardi, presidente nazionale Ancl‐Su ‐  È fondamentale che ciò avvenga tramite provvedimenti concertati con noi intermediari: il nostro interesse, rappresentato da questo decalogo, è dare un contributo qualificato per migliorare un sistema che noi per primi, per professione, utilizziamo».

Ecco le proposte avanzate dalla commissione “Semplificazione lavoro e fisco” dell’Ancl:

  1. Modello 770

In considerazione dell’introduzione della nuova CU 2015 sembra logico evitare di ripetere gli stessi dati nella dichiarazione dei sostituti d’imposta: il modello 770 ordinario potrebbe essere soppresso e agganciato al modello Unico di dichiarazione e la scadenza di presentazione posticipata in via definitiva al 20 settembre di ogni anno

  1. Pagamento delle imposte del modello Unico  

Prevedere lo spostamento definitivo delle date di versamento senza ricorrere alla consueta proroga annuale e ridisegnare una volta per tutte un nuovo calendario fiscale: per il pagamento delle imposte a rate sarebbe utile prevedere uguali scadenze sia per i soggetti privati che per i soggetti titolari di partita Iva prevedendo la rateazione anche del secondo acconto. Sarebbe opportuno introdurre per le aziende la possibilità di posticipare l’Iva relativa al mese di luglio per i soggetti mensili o l’Iva del secondo trimestre per i soggetti trimestrali in considerazione della consueta chiusura per ferie dei contribuenti (senza così ricorrere a procedure di ravvedimento)

  1. Imposte locali Imu‐Tasi

Prevedere una volta per tutte l’obbligo reale da parte di tutti gli enti di inviare i modelli di pagamento al domicilio dei contribuenti

  1. Comunicazione beni in godimento ai soci e finanziamento soci

Prevederne l’abrogazione, visto che esistono altri sistemi per entrare in possesso tali informazioni (dati bancari, pubblici registri e banche dati) o, in via alternativa, prevederne la comunicazione all’interno del modello Unico

  1. Sospensione feriale anche per i termini di risposta agli avvisi dell’Agenzia delle Entrate  

Capita infatti molto spesso che in occasione della stesura delle dichiarazioni dei redditi di competenza si ricevano gli avvisi della dichiarazione precedente provocando ingolfamento delle attività lavorative negli studi

  1. Detrazioni: avvicinare il criterio civile al criterio fiscale

Esempio: le diverse aliquote previste per la detrazione dell’imposta Iva e della detrazione fiscale (spese auto, spese telefoniche etc.), in materia di spese telefoniche deducibili all’80% si segnala come la registrazione di una semplice fattura diventa impresa non facile in considerazione del fatto che ormai si è in presenza di unica fattura che comprende costi di telefonia fissa e mobile con percentuali di detraibilità diverse sia ai fini Iva che Irpef

  1. Cartelle esattoriali e autotutela

Prevedere un ulteriore termine di 30 giorni (decorrenti dalla risposta dell’Agenzia) per la presentazione del ricorso/mediazione per i soggetti che hanno presentato istanza in autotutela all’Amministrazione finanziaria e che hanno ricevuto risposta negativa

  1. Ricorsi tributari

Escludere dal versamento del 33% delle maggiori imposte accertate i contribuenti che ricorrono in giudizio se il provvedimento si fonda esclusivamente su meccanismi presuntivi (redditometro e studi di settore)

  1. Stesura contratti affitto d’azienda e atti di cessione

Prevedere la possibilità di stipula di tutti i contratti d’affitto d’azienda e degli atti di cessione d’azienda (in assenza di immobili) senza l’obbligo di ricorrere al notaio, ma solo con lo strumento del deposito/registrazione a mezzo firma digitale

  1. Compilazione studi settore

Esonerare dall’obbligo di compilazione dello studio il soggetto che cessa l’attività e il soggetto che si trova in liquidazione (si ritiene non fondamentale il semplice uso statistico dei dati).