Semplificazioni, 10 proposte (più una) per abbattere la burocrazia

di Maria Pia Nucera I miopi diranno che come sempre stiamo cercando di difendere l’orticello, i lungimiranti e gli operatori economici tutti, dal più piccolo al più grande, sanno che
di Maria Pia Nucera

I miopi diranno che come sempre stiamo cercando di difendere l’orticello, i lungimiranti e gli operatori economici tutti, dal più piccolo al più grande, sanno che l’eccessiva burocrazia ha di fatto paralizzato l’Italia, legandola con lacci e lacciuoli. La globalizzazione, associata al mondo ed al commercio “internetizzato”, non si concilia con l’eccessiva burocrazia ed i mille adempimenti che  portano il nostro Paese ad un gap economico sempre maggiore.

La banca Europea ha affermato che l’Italia può far meglio della Germania; affermazione che ci riempie di orgoglio. Gli Italiani sono gli artefici di un miracolo che si ripete nei secoli, grazie all’inventiva, alla creatività, alla voglia di fare riusciamo ad affascinare tutti coloro che si approcciano al nostro mondo da 2000 anni.

Ma le semplificazioni quelle vere, non quelle proposte per mimare un cambiamento che non avviene, devono essere fatte velocemente. L’ADC su tutti i tavoli a cui è intervenuta nel corso degli anni ha portato avanti queste richieste, ricordando a tutti che troppi adempimenti burocratici ricadono sugli operatori economici rendendoli di fatto meno competitivi.

 Oggi, forse, con la prossima “Legge di Stabilità” vedrà la luce. Le aspettative sono tante. Le nostre sono state raccolte in un documento che riassumiamo di seguito: 

1) Razionalizzazione termini di presentazione delle dichiarazioni e loro coordinamento con termini di versamento delle imposte

Anticipazione del termine di presentazione del modello Unico al 20 luglio di ciascun anno, mantenendo fermi i vigenti termini di versamento delle relative imposte, “sganciando” dal modello Unico l’allegato modello di comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore e prevedendo la presentazione di quest’ultimi entro 90 giorni del rilascio dei modelli e delle istruzioni di quest’ultimi dalla pubblicazione sul sito dell’Agenzia delle entrate del software Ge.ri.co. .

2) Abrogazione modello 770 semplificato

   In considerazione che i sostituti d’imposta devono inviare telematicamente all’Agenzia delle entrate i modelli CUD dei contribuenti a cui hanno corrisposto redditi di lavoro dipendente, autonomo o occasionale, si chiede che la comunicazione unica sia  spostata alla data del 31 marzo  e sia l’unica comunicazione da inviare.

3) Semplificazione comunicazione beni aziendali in godimento ai soci e finanziamenti e capitalizzazioni

   Quanto ai termini di presentazione di tali comunicazioni, si propone la data del 30 ottobre, periodo più tranquillo sotto il profilo degli adempimenti, limitandone la comunicazioni ai beni di valore superiore ai 10.000,00 euro

4) Semplificazione modelli Intrastat servizi

   Quanto ai termini di presentazione degli elenchi riepilogativi delle prestazioni di servizi intracomunitari, si propone di introdurre una periodicità annuale. Per quanto concerne i dati da comunicare, si propone di adeguare la normativa interna ai migliori standards comunitari. Francia e Inghilterra, ad esempio, si limitano a richiedere, ai fini che qui interessano, soltanto il numero di identificazione IVA delle controparti e il valore totale delle transazioni effettuate nel periodo di riferimento. Si propone infine l’abrogazione del modello Intrastat relativo ai servizi ricevuti, neppure previsto dalla direttiva comunitaria 2006/112/Ce.

5) Standardizzazione delle procedure di interpello e obbligo di risposta alle istanze di autotutela

   Attualmente le procedure di interpello previste dal nostro ordinamento si possono distinguere in quattro tipologie: l’interpello ordinario, quello c.d. speciale antielusivo, l’interpello relativo alle società estere controllate (CFC) e l’interpello c.d. disapplicativo. Si tratta di procedure differenziate e con effetti giuridici non sempre omogenei tra loro.

   Si propone pertanto di unificare le modalità di presentazione degli interpelli individuando il destinatario nella Direzione regionale delle entrate competente per territorio (anche nei casi in cui la risposta debba essere fornita dalla Direzione centrale normativa) e prevedendo cause di inammissibilità e tempistiche di trattazione della pratica e di risposta uniformi.

6) Standardizzazione dei modelli di versamento

   Si propone di eliminare i modelli di versamento F23 e F24 Accise, lasciando in vita il solo modello F24, senza tuttavia l’attuale distinzione in sezioni, al fine di evitare di dover utilizzare più modelli laddove i righi di ogni singola sezione non siano sufficienti.

7) Standardizzazione delle procedure di rateizzazione dei versamenti

   Attualmente l’istituto della rateizzazione dei versamenti è disciplinato con modalità e tempistiche differenti a seconda che si tratti delle somme dovute a seguito dell’utilizzo degli istituti deflativi del contenzioso tributario (accertamento con adesione, mediazione tributaria, conciliazione giudiziale e definizione dei PVC e degli inviti a comparire) ovvero a seguito dei c.d. “avvisi bonari”. Ulteriori e differenti regole sono poi previste per la dilazione dei pagamenti dei debiti tributari la cui riscossione sia stata affidata ad Equitalia.

   Si propone pertanto di unificare le tempistiche in materia, adeguandole a quelle oggi previste per le rateizzazioni nei confronti di Equitalia.

8) Abrogazione riscossione provvisoria in pendenza di giudizio prima del deposito della sentenza della Commissione tributaria provinciale

 Al fine di evitare il rischio che l’attività di accertamento posta in essere dagli uffici possa essere “sacrificata” sull’altare delle sempre più pressanti ragioni di gettito, ma anche al fine di non comprimere oltre modo il diritto di difesa del contribuente costituzionalmente garantito, si propone di eliminare l’obbligo di pagare un terzo degli ammontari corrispondenti ai maggiori imponibili accertati entro il termine di proposizione del ricorso.

9) Garanzie per il contribuente in fase di verifica

Occorre impedire che i controlli fiscali si trasformino in maggiori oneri per i contribuenti. Anche al fine di garantire una maggiore efficacia delle attività di verifica, occorrerebbe prevedere, in via generale, una sanzione di nullità degli atti impositivi emessi in violazione delle vigenti norme di garanzia per il contribuente attualmente contenute nello Statuto dei diritti del contribuente.

Sempre in termini generali, si propone di introdurre il principio di inutilizzabilità delle prove illegittimamente acquisite.

Analogamente a quanto attualmente stabilito per i termini processuali, si propone altresì l’introduzione della sospensione feriale (1° agosto – 15 settembre) anche per i termini di risposta del contribuente ai questionari, agli inviti a comparire, nonché in genere a qualsiasi richiesta di documenti, dati e notizie da parte degli organi verificatori.

Si propone inoltre la fissazione di un termine minimo per la risposta alle predette richieste istruttorie non inferiore a trenta giorni, con possibilità di proroga per ulteriori trenta giorni qualora i documenti, dati e notizie richieste non siano nella attuale disponibilità del contribuente.

10) Tributi locali

   Oltre che per le delibere in materia di addizionali regionale e comunale all’IRPEF, si propone di estendere anche ai tributi locali (IMU, TASI e TARI) l’individuazione di modalità uniformi di comunicazione telematica da parte dei Comuni – mediante inserimento nell’apposita sezione del portale del federalismo fiscale – dei dati delle delibere concernenti le aliquote e le condizioni che danno diritto a esenzioni o agevolazioni.Tanto, al fine di consentire ai contribuenti e alle software house il prelievo in formato file dei dati utili per la predisposizione della dichiarazione dei redditi.

11) Impegno alla trasmissione telematica delle dichiarazioni e delle comunicazioni all’Agenzia delle Entrate.

 Il contribuente sia esso un’impresa o un professionista è tenuto durante l’anno alla presentazione di numerose comunicazioni/dichiarazioni, di conseguenza il professionista che ne cura la predisposizione deve stampare, far firmare al cliente ed archiviare altrettanti impegni alla trasmissione telematica.

Se si considera che durante l’anno un contribuente invia almeno 5 dichiarazioni (Comunicazione annuale dati iva- modello 770 semplificato lavoratori autonomi- spesometro- Unico- Irap) e che uno studio di piccole dimensioni ha almeno 20 clienti, il professionista si trova a dover predisporre ed archiviare almeno 100 impegni alla trasmissione telematica. Se pensiamo a studi di media / grande dimensioni e a contribuenti più strutturati gli impegni da predisporre ed archiviare possono arrivare ad un numero rilevante (migliaia.).

 Le sanzioni che vengono comminate in caso di irregolarità sono elevate, non ravvedibili e non è prevista riduzione in presenza di cumulo giuridico.

 La proposta è di prevedere all’atto del conferimento dell’incarico al professionista anche la firma di un incarico permanente alla trasmissione telematica delle dichiarazioni e l’eventuale interruzione della collaborazione professionale costituisce causa di automatica revoca dell’incarico.