
La Fondazione Nazionale di Ricerca dei Commercialisti ha pubblicato lo scorso lunedì 12 ottobre uno studio sulla pressione fiscale in Italia, dal titolo “Analisi della pressione fiscale in Italia, in Europa e nel mondo – Struttura ed evoluzione dei principali indicatori di politica fiscale”.
“In generale, l’analisi complessiva degli indicatori di pressione fiscale italiani ed il confronto internazionale indicano quanto sia ancora particolarmente elevato il peso del prelievo fiscale in Italia sia a livello macro, con il 42,4% ufficiale e il 48,2% reale, sia a livello micro con un cuneo fiscale del 48% e un total tax rate del 59,1%” – si legge nel documento, che continua: “La riduzione della pressione fiscale, iniziata nel 2014, dopo l’ultimo pesante shock del 2012-2013, si è interrotta nel 2018 ed ha riguardato prevalentemente le imprese, mentre la pressione fiscale sulle famiglie non ha beneficiato di questa riduzione ed è, anzi, risultata in aumento”.
Un dato ben poco rassicurante, se si considera che, secondo la Nadef 2020, “la pressione fiscale subirà un ulteriore incremento nel corso dell’anno pari a 0,1 punti per poi innalzarsi ulteriormente e drasticamente di 0,5 punti nel 2021 fino a raggiungere il 43%”.
Scarica il documento al link: https://www.fondazionenazionalecommercialisti.it/node/1498