Nuovo affondo contro le professioni

Il senatore Pdl, Raffaele Lauro, ha presentato un disegno di legge che prevede l’abolizione degli ordini e la soppressione dell’esame di Stato per l’abilitazione all’esercizio professionale. Nuovo affondo contro le professioni in Parlamento. Il senatore del Pdl Raffaele Lauro, membro della Commissione Affari Costituzionali , ha presentato il 28 luglio in Aula in Senato un
Il senatore Pdl, Raffaele Lauro, ha presentato un disegno di legge che prevede l’abolizione degli ordini e la soppressione dell’esame di Stato per l’abilitazione all’esercizio professionale.

Nuovo affondo contro le professioni in Parlamento. Il senatore del Pdl Raffaele Lauro, membro della Commissione Affari Costituzionali , ha presentato il 28 luglio in Aula in Senato un disegno di legge costituzionale per abolire tutti gli ordini professionali dal nostro ordinamento giuridico. Sfumata l’ipotesi di liberalizzazione degli ordini, che prevedeva tra l’altro l’abolizione dell’esame di Stato per commercialisti e avvocati, contenuta nell’emendamento 39-bis della manovra correttiva ritirato poi in extremis, il Parlamento torna alla carica delle professioni regolamentate.
Il provvedimento Lauro prevede espressamente la soppressione, dall’art. 33 della Costituzione, dell’esame di Stato per l’abilitazione all’esercizio professionale. "Questa è la prima e la più importante delle riforme liberali da realizzare, al più presto, nel nostro Paese, se vogliamo liberare energie per un nuovo sviluppo economico” ha dichiarato Lauro. “Gli ordini professionali si sono trasformati in corporazioni, che hanno il solo scopo di difendere ed amministrare privilegi acquisiti, cioè costi aggiuntivi per i cittadini e mediocre qualità dei servizi. La Banca d’Italia ha stimato l’entità della rendita monopolistica degli ordini, che ostacola una vera concorrenza, nella misura di unici punti di Pil in pochi anni, di cui ben cinque nei primi tre anni".
Il prefetto Lauro non è nuovo a iniziative che mirano ad abolire gli ordini professionali. Il 10 dicembre 2010 aveva infatti depositato a Palazzo Madama un disegno di legge che proponeva l’abolizione dell’Ordine dei Giornalisti, come disciplinato dalla legge n. 69 del 1963.
 

10810