Manovra: Confprofessioni, l’intervento del Governo poco incisivo. Piu’ coraggio sul fisco

La Confederazione dei liberi professionisti ha depositato un documento in Commissione Bilancio alla Camera. Stella: tassare i grandi patrimoni, deducibilita’ totale e lotta alla sottotassazione No al contributo di solidarietà, sì a un’imposta sui grandi patrimoni immobiliari e mobiliari; piena deducibilità di alcune spese correnti per contrastare seriamente l’evasione fiscale; recupero della “sottotassazione” per riallineare
La Confederazione dei liberi professionisti ha depositato un documento in Commissione Bilancio alla Camera. Stella: tassare i grandi patrimoni, deducibilita’ totale e lotta alla sottotassazione

No al contributo di solidarietà, sì a un’imposta sui grandi patrimoni immobiliari e mobiliari; piena deducibilità di alcune spese correnti per contrastare seriamente l’evasione fiscale; recupero della “sottotassazione” per riallineare redditi effettivi ed marginalità della tassazione. Tocca ora ai liberi professionisti italiani “raddrizzare” la manovra di ferragosto. Nuove idee e proposte di politica economica e sociale, mirate al contenimento del debito, con riduzione di spesa e con nuove entrate, ma anche e soprattutto con interventi che favoriscano la crescita economica sono contenute in un documento, che è stato presentato il 29 agosto in Commissione Bilancio alla Camera da Confprofessioni, la confederazione che riunisce i professionisti italiani.

Secondo il Presidente, Gaetano Stella, “l’insieme degli interventi volti a recuperare risorse e tagliare spese, non sempre appaiono sufficientemente incisivi: c’è un rapporto sbilanciato a favore di entrate non strutturali e continuative; sotto il profilo fiscale aumenta il carico sui soliti pagatori, l’ennesimo schiaffo a chi è già sotto pressione. Anche i tagli prospettati dal Governo sugli enti locali sono di dubbia realizzabilità e di scarso impatto, più efficace sarebbe invece rendere obbligatoria, per esempio, la fusione dei servizi comunali per i Comuni al di sotto dei cinquemila abitanti”.

Il documento presentato dai liberi professionisti tocca i punti più critici della manovra: la tassa di solidarietà avrebbe penalizzato lavoratori autonomi e i soliti “soggetti noti sui quali è facile girare il rubinetto” e non avrebbe risolto il problema della disparità tra chi paga le tasse e chi invece le evade. Confprofessioni rilancia, invece, un’imposta sui grandi patrimoni immobiliari (a partire da 1 milione di euro in su) e mobiliari, “ma al netto di una franchigia per non strozzare il risparmio e la prima casa”. Ampio il capitolo su evasione, elusione e sottotassazione che, secondo Stella “merita un impegno più corposo di quello stabilito nelle ultime manovre”. Nel documento i liberi professionisti invitano il Governo a potenziare gli investimenti di “intelligence” anche con l’integrazione tra banche dati e controlli più efficaci per stanare gli evasori. Positivo, infatti, il giudizio sulla tracciabilità inserito nella manovra, ma dovrebbe essere accompagnato da iniziative del Governo per facilitare i pagamenti elettronici, rendendo però meno costoso il prelievo al Bancomat. Sul fronte della sottotassazione, “troppe situazioni non sono più giustificabili per le macroscopiche evidenze tra redditi reali e tassazione marginale” sottolinea Stella. “Il forte disallineamento tra redditività effettiva e livello di tassazione in numerosi settori produttivi crea pesanti squilibri fiscali e sociali, che, da un lato, incidono sulle entrate tributarie e, dall’altro, sui costi della sanità pubblica aggravata da esenzioni sanitarie ingiustificate”.

Sul fronte della liberalizzazione delle professioni, Confprofessioni condivide l’impostazione del Governo per ammodernare le attività regolamentate, in particolare sicuramente positiva l’introduzione di maggiori tutele, anche economiche, a favore di giovani e tirocinanti. Sull’ipotesi di un innalzamento dell’Iva, Stella esprime “grande preoccupazione per l’impatto che avrebbe sui consumi” afferma il presidente di Confprofessioni. “Un’eventuale azione sull’Iva dovrebbe servire, casomai, a compensare in modo più corretto l’eliminazione di tassazioni, per esempio l’Irap, che oggi gravano sul lavoro”.

Il documento entra nel merito delle pensioni, sottolineando che qualsiasi ipotesi di innalzamento dell’età pensionabile sarà possibile, “ma solo in un contesto di revisione complessiva del sistema di welfare”. Confprofessioni poi invita il Governo a procedere senza indugi alle dismissioni degli immobili pubblici e propone un pacchetto di misure per incentivare l’edilizia. In materia di riordino dei Comuni e delle Province, i liberi professionisti più che drastici tagli caldeggiano l’unificazione degli uffici tecnici, dell’anagrafe, degli uffici di polizia locale, dell’edilizia scolastica e di tutti gli uffici operativi per i Comuni al di sotto dei cinquemila abitanti (il 70% dei comuni italiani con circa il 20% della popolazione).

Infine, desta stupore l’intervento del Governo sulle modalità con cui punta a ridimensionare il Cnel, senza tener conto della sua funzione di rappresentanza per le parti sociali. Secondo il presidente di Confprofessioni: “Una soluzione meno affrettata sarebbe risultata migliore. Se l’obiettivo è quello di ridurre i costi della politica si sarebbe potuto raggiungere lo stesso obiettivo riducendo o azzerando i compensi dei componenti del Cnel, i quali fanno comunque riferimento a parti sociali che li esprimono”.
 

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