Certificati medici solo on line

AREA SANITA’ E SALUTE. Dal 14 settembre l’assenza per malattia si potra’ giustificare solo attraverso l’invio telematico della certificazione. Soddisfatta la Fimmg Addio al certificato medico cartaceo. Dal 14 settembre 2011, infatti, l’assenza per malattia si giustificherà esclusivamente attraverso certificazione medica rilasciata on line da una struttura sanitaria pubblica o da un medico convenzionato con
AREA SANITA’ E SALUTE. Dal 14 settembre l’assenza per malattia si potra’ giustificare solo attraverso l’invio telematico della certificazione. Soddisfatta la Fimmg

Addio al certificato medico cartaceo. Dal 14 settembre 2011, infatti, l’assenza per malattia si giustificherà esclusivamente attraverso certificazione medica rilasciata on line da una struttura sanitaria pubblica o da un medico convenzionato con il Servizio sanitario nazionale. Non occorrerà più inviare al datore di lavoro, entro due giorni dall’inizio della malattia, la raccomandata con la copia cartacea dell’attestato rilasciato durante la visita. In sostanza, spetterà ai medici di base da domani trasmettere per via telematica il certificato all’Inps che, a sua volta, lo inoltrerà all’azienda. Soddisfatti si dicono i medici di famiglia della Fimmg, la Federazione italiana medici di famiglia aderente a Confprofessioni. “La richiesta di Fimmg di massimo coinvolgimento informativo dei cittadini attraverso la comunicazione istituzionale, viene risolta con la preparazione da parte dei Ministeri competenti di una locandina informativa che descriva i cambiamenti in carico a cittadini, medici e datori di lavoro che sarà resa disponibile in tutte le sedi utili, sanitarie e non, alla diffusione di tale informazione”, ha dichiarato in una nota il vicesegretario nazionale della Fimmg, Silvestro Scotti. Si tratta della conclusione "del processo di semplificazione digitale e di coinvolgimento di tutti gli attori pubblici e privati nella certificazione di malattia”, ha commentato la. Questa novità, infatti, completa il quadro della rivoluzione digitale voluta dal ministro Brunetta e interessa, oltre a 5 milioni di imprese e 5 mila medici, 17 milioni e mezzo di lavoratori dipendenti sia pubblici sia privati, che non saranno più costretti a spendere circa 7,5 euro per spedire le raccomandate al datore di lavoro e all’Inps. Rimarrà invece a carico del lavoratore l’obbligo di comunicare al datore di lavoro della propria assenza e di fornire, in caso gli venga richiesto, il numero di protocollo del certificato telematico. Ma secondo Massimo Cozza, segretario nazionale Fp-Cgil Medici, e Nicola Preiti, coordinatore nazionale dei medici di Medicina Generale della Cgil “persistono carenze strutturali del sistema”.

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