Qualifiche, un taglio alle professioni regolamentate

Il Parlamento approva il Draft report sull’attuazione della direttiva La commissione del Parlamento europeo sul mercato interno ha approvato a larghissima maggioranza il draft report sull’attuazione della Direttiva per il riconoscimento delle qualifiche professionali dell’europarlamentare inglese Emma McClarkin, del gruppo europeo dei conservatori e riformisti. Il rapporto accoglie favorevolmente l’iniziativa della Commissione europea per un
Il Parlamento approva il Draft report sull’attuazione della direttiva

La commissione del Parlamento europeo sul mercato interno ha approvato a larghissima maggioranza il draft report sull’attuazione della Direttiva per il riconoscimento delle qualifiche professionali dell’europarlamentare inglese Emma McClarkin, del gruppo europeo dei conservatori e riformisti. Il rapporto accoglie favorevolmente l’iniziativa della Commissione europea per un ammodernamento della direttiva del 2005, al fine di stimolare la mobilità dei professionisti semplificando il processo di riconoscimento.

I punti principali sui quali il documento del Parlamento si concentra sono riduzione del numero totale delle professioni regolamentate in Europa – escludendo quelle del settore sanitario, promozione della formazione professionale continua e introduzione di una carta professionale su base volontaria e collegata ad un database elettronico come l’IMI. Per garantire la sicurezza e la salute pubblica e per iniettare fiducia nel sistema si chiede una maggiore cooperazione tra autorità nazionali e l’introduzione di un meccanismo di allarme per assicurare che tutti gli Stati membri siano informati per tempo sulle novità che riguardano la carriere dei professionisti. Nel rapporto si pensa anche alla mobilità dei neo laureati, invitando gli Stati membri a prevedere periodi di pratica remunerata anche per i giovani provenienti da altri Paesi dell’UE, mettendoli quindi sullo stesso piano dei propri cittadini. Infine, focus particolare viene posto sulle competenze linguistiche, considerate elemento cruciale per facilitare l’integrazione del professionista in un altro Stato e per assicurare qualità dei servizi, protezione dei consumatori e sicurezza dei pazienti; per tale ragione si chiede alla Commissione europea e agli Stati membri di rivedere i requisiti linguistici per le professioni sanitarie.

I cambiamenti demografici e l’evoluzione del mercato del lavoro hanno riportato la mobilità dei professionisti nell’agenda europea ed il Parlamento sta lavorando per rendere il processo di riconoscimento trasparente e semplice, cercando di colmare il divario tra le aspettative dei cittadini e la realtà.

 

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