
Il MeF ha pubblicato il comunicato stampa n. 125 del 20 luglio 2017, alle ore15,50, annunciando la proroga, al 20 luglio, dei versamenti delle imposte per i titolari di reddito d’impresa.
I versamenti con maggiorazione dello 0,40% sono invece prorogati dal 31 luglio al 20 agosto 2017.
E’ evidente che la proroga concessa è fuori tempo, almeno per chi volesse aderire a versare senza le 0,40 di maggiorazione.
Le sigle sindacali avevano per prime chiesto un riordino delle scadenze, in primo luogo per l’invio dei mod. 770 (proroga a costo zero per l’erario), poi per l’invio delle dichiarazioni, visto l’affollamento di scadenze tra settembre e ottobre e per ultimo il pagamento delle imposte (senza maggiorazione) per i contribuenti cui si applicano gli studi di settore, tenuto conto della circolare uscita anch’essa postuma (cioè a termini normali già scaduti). Ma una proroga a 20 gg dall’intervenuta scadenza, che scade nello stesso momento in cui è annunciata, non si era mai vista.
E perché i soli redditi d’impresa? Se il rinvio è dato per i chiarimenti tardivi sugli studi, anche i lavoratori autonomi vi sono assoggettati. I commercialisti ribadiscono quanto detto in questi mesi. BASTA al poco rispetto nei confronti di cittadini e professionisti. La pianificazione del proprio lavoro è un elemento FONDAMENTALE per svolgere con diligenza il proprio compito. La certezza di cosa, come e quando pagare è fondamentale per consentire di pagare correttamente.
Basta lottare per pagare
Il comunicato è un evidente schiaffo ai cittadini ed ai professionisti; proroghe, informative ed istruzioni fornite all’ultimo minuto o dovremmo dire all’ultimo secondo non sono utili, bisogna pensare ad una programmazione seria delle scadenze e degli adempimenti.
La scelta dell’improvvisazione fiscale non aiuta il rapporto sereno tra fisco e cittadino e professionisti, alimenta invece malcontento ed insofferenza.