Il 2011 di Fondoprofessioni si chiude con il botto. Nell’ambito dell’avviso 01/11 del Fondo, che mette a bando 3 milioni di euro per finanziare la formazione dei dipendenti degli studi professionali e delle aziende collegate, sono stati presentati 333 piani/progetti formativi riferiti ad attività corsuali e seminariali, per un totale di circa 8,5 milioni di euro richiesti. Un volume di tutto rispetto, che supera di quasi tre volte il budget di risorse previsto dal bando. Un vero e proprio boom che ha messo subito in moto la Commissione di Valutazione del Fondo, che ha stilato la graduatoria per l’accesso alle risorse a bando, deliberata nel corso dell’ultimo Consiglio di Amministrazione di Fondoprofessioni che conferma la sua leadership nel campo della formazione continua negli studi professionali, per sostenere il rilancio delle competenze e la crescita della competitività, attraverso interventi formativi altamente qualificanti.
Dalle graduatorie, consultabili sul sito www.fondoprofessioni.it, emergono dati importanti, che premiano la qualità delle attività formative e incentivano l’accesso alle risorse di nuove strutture e la collaborazione con i nuovi istituti di formazione accreditati. I singoli piani/progetti formativi presentati al Fondo, infatti, sono stati sottoposti a una valutazione qualitativa e quantitativa. Nel primo caso, la valutazione si basa sull’analisi organizzativa, le metodologie e la certificazione delle competenze; mentre la valutazione quantitativa è il frutto del punteggio di rating degli enti attuatori e proponenti. Subito alcuni numeri. Complessivamente sono stati approvati 168 progetti: 52 piani formativi per il finanziamento di seminari formativi, 53 piani riferiti ad attività corsuali area società e 63 piani relativi a corsi per l’area degli studi professionali. Come noto, l’avviso 01/11 di Fondoprofessioni finanzia la realizzazione di corsi formativi, articolati su più giornate, e seminari, della durata di 4 o 8 ore, rivolti ai dipendenti per i quali i datori di lavoro versano lo 0,30% del monte salari al Fondo Fondoprofessioni. Con l’approvazione di 168 piani si aprono, dunque, le porte delle aule per migliaia di dipendenti di studi professionali ed aziende aderenti a Fondoprofessioni. Saranno toccate dai corsi e seminari finanziati nell’ambito dell’avviso 01/11 ben 16 sulle 20 regioni italiane, con interventi rivolti ai dipendenti di tutte le aree delle professioni (amministrativa, tecnica, medica e giuridica), ma anche della aziende.
Una particolare attenzione allo sviluppo dei differenti settori e professioni del comparto degli studi professionali, ma un occhio di riguardo anche alla territorialità, dove spiccano i progetti formativi (singoli corsi e seminari previsti all’interno dei vari piani) finanziabili, che saranno organizzati dagli istituti di formazione coinvolti, sulla base delle necessità espresse dai soggetti e dalle strutture richiedenti. Sono, infatti, più di 600 i corsi e i seminari che avranno luogo nelle differenti regioni italiane, per favorire un omogeneo sviluppo del sistema delle professioni e delle aziende. Una porzione notevole di corsi e seminari avrà luogo nelle grandi regioni del Nord, su tutte Lombardia e Veneto, quindi Piemonte ed Emilia Romagna. Ma dati decisamente positivi arrivano anche dagli aderenti e dagli istituti di formazione delle regioni meridionali. Nel Mezzogiorno sorprende, infatti, il dato della Sicilia, che si conferma roccaforte della formazione dei dipendenti degli studi professionali e delle aziende collegate nel Sud. Ma segnali positivi arrivano anche dalla Calabria e dal Lazio.
Nel prossimi mesi, quindi, via alle attività formative che saranno gestite, organizzate e rendicontate dagli istituti di formazione che hanno visto i propri piani/progetti formativi approvati da Fondoprofessioni. Attraverso i propri bandi semestrali il Fondo intende favorire l’accesso dei dipendenti di studi professionali e aziende alla formazione, con particolare attenzione alle necessità di crescita provenienti dal settore delle professioni liberali. Un concreto sostegno in favore del comparto di riferimento, che vanta numeri rilevanti di donne e giovani e che conta più di un milione di occupati.
Tabella: La formazione fa tappa in 16 regioni
