Liberalizzazioni, Stella: che delusione

Il presidente di Confprofessioni critica le misure varate dal Governo. Nuovi paletti burocratici per i professionisti "Il governo sta tentando di introdurre per decreto il concetto di sfiducia verso i professionisti. Con il pretesto delle liberalizzazioni, l’esecutivo guidato da Mario Monti ha fatto una scelta di campo netta: sostenere i poteri forti e annichilire il
Il presidente di Confprofessioni critica le misure varate dal Governo. Nuovi paletti burocratici per i professionisti

"Il governo sta tentando di introdurre per decreto il concetto di sfiducia verso i professionisti. Con il pretesto delle liberalizzazioni, l’esecutivo guidato da Mario Monti ha fatto una scelta di campo netta: sostenere i poteri forti e annichilire il ceto medio e il lavoro autonomo".
Dura reazione del presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, al decreto delle liberalizzazioni varato oggi dal Consiglio dei ministri.

"Le misure varate – ha dichiarato Stella – confermano il forte pregiudizio del governo verso un settore economico che e’ centrale per la ripresa dell’economia del Paese. Non si comprende, per esempio, l’obbligatorietà del preventivo scritto tra professionista e cliente, che potrebbe addirittura determinare sanzioni disciplinari a carico del professionista: in un contesto di mercato libero dovrebbe rientrare nella libera determinazione degli accordi tra le parti" sottolinea Stella. "Ancora più grave appare poi la decisione di spiattellare urbi et orbi il massimale assicurativo, quale garanzia della prestazione: si vuol spingere il cliente a scegliere chi offre il risarcimento più alto? Bene, dovranno spiegarlo ai giovani professionisti, che non trovano sbocchi nel mercato professionale".

"Invece di rendere il mercato dei servizi professionali più aperto alla concorrenza, il decreto introduce solo nuovi paletti burocratici al lavoro dei professionisti" afferma Stella. "Poteva essere l’occasione per rendere davvero competitivo il settore delle professioni, sburocratizzando il sistema ordinistico e i rapporti tra pubblica amministrazione e professionisti, ma le decisioni che sono uscite dal governo vanno nella sola direzione di scatenare un
conflitto sociale tra cittadini e professionisti. E francamente non ne sentiamo il bisogno" ha concluso il Presidente dei professionisti.
 

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