Liberalizzazioni, il governo mette la fiducia

Il Senato si appresta a licenziare il provvedimento, che conferma le modifiche approvate in Commissione Industria Di fronte ai 1.700 emendamenti presentati in Aula di Palazzo Madama, il governo ha posto la questione di fiducia al maxiemendamento sul decreto liberalizzazioni, che sarà votato nelle prossime ore dall’aula del Senato, che ha respinto le pregiudiziali di
Il Senato si appresta a licenziare il provvedimento, che conferma le modifiche approvate in Commissione Industria

Di fronte ai 1.700 emendamenti presentati in Aula di Palazzo Madama, il governo ha posto la questione di fiducia al maxiemendamento sul decreto liberalizzazioni, che sarà votato nelle prossime ore dall’aula del Senato, che ha respinto le pregiudiziali di costituzionalità presentate da Lega e Idv. Il maxiemendamento del governo recepisce sostanzialmente le modifiche approvate in Commissione Industria, comprese quelle relative alla disciplina delle professioni regolamentate, in particolare sull’obbligo di rilasciare al cliente un preventivo di massima, sul compenso dei professionisti in caso di liquidazione giudiziale, sul tirocinio, sulla composizione delle società tra professionisti e sulla possibilità di accorpamento delle professioni tecniche in un unico albo. Salvo clamorose sorprese, il Senato si appresta a licenziare il provvedimento che passerà quindi alla Camera. Il presidente del Consiglio, Mario Monti, ha annunciato che vigilerà "con molta attenzione" anche sul passaggio alla Camera "per assicurarci che il testo finale contenga i risultati desiderati".

Ecco le principali novità, introdotte in Commissione.

Società tra professionisti. Per i professionisti si profila la possibilità di costituire società tra professionisti con apporto di capitale. Tuttavia, il numero dei soci professionisti o la partecipazione al capitale sociale dei professionisti deve essere tale da determinare la maggioranza dei due terzi nelle deliberazioni o decisioni dei soci. La nuova disciplina societaria, che entrerà in vigore il prossimo maggio, prevede che le stp dovranno essere iscritte nell’Albo professionale e saranno soggette alla deontologia dell’ordinamento professionale di appartenenza.

Preventivo. Il professionista è tenuto a redigere un preventivo di massima, che può essere reso anche in forma scritta, ma non scatterà l’illecito disciplinare prvisto nella prima versione del decreto legge. La nuova disposizione conferma poi l’obbligo per il professionista di informare il cliente sul grado di complessità dell’incarico e di indicare gli estremi della polizza assicurativa e i relativi massimali per eventuali danni provocati nell’esercizio dell’attività professionale. Il compenso per la prestazione professionale sarà pattuito al momento dell’incarico.

Tirocinio. Il tirocinio, ovvero il periodo che precede l’accesso alle professioni, non potrà superare i 18 mesi. I primi sei mesi potranno essere svolti durante il corso di laurea, in presenza di un’apposita convenzione tra gli ordini professionali e le università. Il tirocinante avrà diritto a un rimborso fortettario a partire dal settimo mese. Restano escluse le professioni sanitarie.

Tariffe. Le tariffe professionali vengono abolite, anche se restano in vigore per altri 120 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del dl 1/2012. per la definizione giudiziale delle parcelle. Sarà un decreto ministeriale che dovrà fissare, entro 120 giorni, i nuovi parametri di riferimento del compenso del professionista in caso di liquidazione da parte di un organo giudiziale.

Accorpamento albi. Il decreto sulle liberalizzazioni prevede la possibilità di aggregazione volontaria tra albi professionali similari. Si profila un albo unico dei tecnici tra geometri, periti industriali e periti agrari.

Il cronoprogramma è stabilito: entro maggio il completamento della disciplina delle società tra professionisti (Legge 183/2011 Legge di stabilità); entro il 13 agosto il completamento della riforma degli ordini professionali in base ai principi stabiliti dalla Legge 148/2011 (Manovra bis); entro settembre le misure per la sostenibilità delle casse previdenziali (Legge 214/2011 " Salva Italia"); a 120 giorni dall’entrata in vigore dalla conversione in Legge del decreto liberalizzazioni, il completamento della disciplina sulle tariffe valide in sede giudiziale (Dl 1/2012- Decreto Liberalizzazioni); entro l’anno sarà adottato il Testo Unico delle Leggi rimaste in vigore negli ordinamenti professionali, dopo l’abrogazione automatica di tutte le normative non conformi ai principi di riordino.

 

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