Il 5 e 6 marzo scorsi si è svolta a Bruxelles la seconda edizione del Brussels Tax Forum, la conferenza organizzata dalla Commissione europea al fine di analizzare il sistema fiscale attualmente vigente in Europa e di avviare un dibattito sulle misure per uscire dalla crisi economica e finanziaria. Alla presenza dei Commissari europei alla fiscalità e all’occupazione e della presidente della commissione parlamentare per gli affari economici e monetari, esperti della materia, professori universitari, funzionari ed addetti ai lavori si sono confrontati sulle misure da adottare nell’immediato futuro per ricostruire un sistema tributario più efficiente e per ricomporre il panorama fiscale europeo troppo frammentato.
Dalla due giorni è emersa l’esigenza di un maggior coordinamento delle politiche fiscali, in grado di condurre ad un’azione coordinata a livello europeo per limitare la frammentazione normativa e tributaria e ridurre il rischio di asimmetrie nella zona euro, facilitando così la gestione della politica monetaria da parte della Banca Centrale europea.
La concorrenza in materia tributaria in questi anni ha fatto che si che l’onere fiscale si concentrasse in proporzione maggiore sulle basi imponibili meno mobili, ovvero sul lavoro, incidendo in tal modo sull’equità dei regimi fiscali. Per tali ragioni, forme di coordinamento e cooperazione tributarie, regole sulla stabilità finanziaria e sulla governance europea dovranno entrare nell’agenda europea, al fine di raggingere una vera legittimazione democratica ed una maggiore armonizzazione.
Nel frattempo Commissione e Parlamento stanno lavorando ad alcuni progetti, tra i quali la tassa sulle transazioni finanziarie, sull’energia e sui risparmi, senza dimenticare la lotta alle frodi fiscali.