Antec, s’insedia il nuovo direttivo

L’associazione delle professioni tecniche conferma Mariano Magnabosco alla presidenza. Avanti con la sinergia di rete “Esattamente un anno fa, abbiamo dato vita al nostro sindacato che riunisce Agrotecnici, Geometri, Periti
L’associazione delle professioni tecniche conferma Mariano Magnabosco alla presidenza. Avanti con la sinergia di rete

“Esattamente un anno fa, abbiamo dato vita al nostro sindacato che riunisce Agrotecnici, Geometri, Periti agrari e Periti industriali, una grossa novità nel settore delle professioni perché vengono raggruppate per la prima volta in un’unica entità sindacale, e non solo, le quattro professioni tecniche dei diplomati”. Con queste parole il presidente, Mariano Magnabosco, ha aperto la prima assemblea nazionale dell’Associazione Nazionale Tecnici Liberi Professioni che, lo scorso 4 aprile, si riunita a Roma per eleggere gli organi statutari.
Per il consiglio direttivo sono stati nominati il presidente, Mariano Magnabosco; il vicepresidente, Giuseppe Silvestri; e i consiglieri, Luciano Bagnacani, Paolo Deidda, Domenico Di Mambro, Nunzio Gagliano, Amos Giardino, Alessandro Maraschi, Arcangelo Di Marino, Maurizio Papale e Maria Grazia Passarelli. Nel collegio dei revisori entrano Lanfranco Da Canal, Vittorio Giacomello, Paolo Mariano, Luciano Cocito (membro supplente) e Mario Serafini (membro supplente). Mentre, per il collegio dei probiviri l’assemblea ha nominato Fausto Leone, Luigi Marras, Isacco Sandrinelli e, come membri supplenti, Luciano Cocito e Angelo Di Blasi.
A un anno dalla sua costituzione, l’Antec è presente in 18 regioni e 55 province e per numero di iscritti si attesta tra le prime dieci associazioni di categorie aderenti a Confprofessioni. “L’obiettivo di avere un numero di iscritti elevato era importante – ha spiegato Magnabosco – perché solo così saremmo diventati rappresentativi e avremmo potuto portare avanti delle idee e dei progetti, diversamente saremmo stati solo autoreferenziali come altri sindacati presenti nel mondo professionale, e non è di questo che le nostre categorie hanno bisogno”. Ma l’Antec guarda anche all’esterno e tende la mano ad altre realtà, come i consigli nazionali, le casse di previdenza e i collegi provinciali, per rafforzare le azioni intraprese dai propri organi attraverso quella che il presidente ha definito “una sinergia di rete”, capace di sviluppare le professioni tecniche avvicinando un sempre maggior numero di giovani.
 

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