Da Milano all’Europa, puntando sui giovani e l’innovazione

Alla presenza dell’assessore regionale Gallera, si è inaugurata la nuova sede di Confprofessioni. Lavoro, inclusione sociale e digitalizzazione i temi che hanno caratterizzato l’open day, davanti agli ospiti delle istituzioni politiche e sociali Confprofessioni apre la nuova casa dei liberi professionisti a Milano. Si è svolta ieri, alla presenza del presidente nazionale di Confprofessioni, Gaetano
Alla presenza dell’assessore regionale Gallera, si è inaugurata la nuova sede di Confprofessioni. Lavoro, inclusione sociale e digitalizzazione i temi che hanno caratterizzato l’open day, davanti agli ospiti delle istituzioni politiche e sociali

Confprofessioni apre la nuova casa dei liberi professionisti a Milano. Si è svolta ieri, alla presenza del presidente nazionale di Confprofessioni, Gaetano Stella, la cerimonia di inaugurazione della nuova sede della Confederazione italiana libere professioni, in via Boccaccio, 11 a Milano. «La nuova sede di Confprofessioni Milano sarà il  punto di riferimento per studi professionali di Milano e della Lombardia, regione dove operano quasi 290 mila professionisti» ha dichiarato il presidente Stella. «Vogliamo dare un segnale importante per sostenere la crescita dei professionisti lombardi, puntando in particolare sul mercato del lavoro e dell’innovazione».

 

Alla presenza dell’assessore regionale al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, che ha tagliato il nastro inaugurale della nuova sede, Stella ha illustrato davanti a una folta platea del mondo delle istitutioni politiche e sociali e delle libere professioni i temi che hanno caratterizzato l’open day di Confprofessioni a Milano: lavoro, giovani e inclusione sociale e innovazione digitale. Sul fronte del lavoro, il presidente di Confprofessioni ha sottolineato le difficoltà che i giovani incontrano nell’ingresso del mercato del lavoro e quindi sulla necessità di potenziare ulteriormente la formazione, l’apprendistato e il welfare anche in Lombardia, regione tra le più virtuose sul tema dei giovani e del lavoro. #InnovaMI, l’hastag che ha accompagnato l’intera giornata inaugurale, è anche il simbolo dell’innovazione e dello sviluppo della digitalizzazione, le chiave di accesso verso i mercati internazionali, ma soprattutto i pilastri del professionista 4.0.

 

A fare gli onori di casa, il presidente di Confprofessioni Lombardia, Giuseppe Calafiori, che ha aperto l’open day, partendo dalla Giornata mondiale della donazione di sangue. Numerosi i professionisti che hanno donato sangue nell’unità mobile messa a disposizione da AVIS Milano e dal direttore generale, Sergio Casartelli, che ha lanciato un appello ai collaboratori di studio e ai professionisti e ai loro clienti a donare sangue. «A Milano occorrono 120 nuove donazioni al giorno – ha dichiarato Casartelli – se ci mettiamo tutti insieme possiamo riuscire a colmare questo gap».

Prima di entrare nel vivo delle due tavole rotonde, il presidente di Ala Assoarchitetti, Bruno Gabbiani, ha presentato la mostra “Dedalo-Minosse” il Premio internazionale alla Committenza di architettura, illustrando una selezione delle opere più significative del premio promosso da Ala Assoarchitetti e dalla Regione Veneto, giunto alla sua decima edizione. Quindi focus sui giovani, il lavoro e l’inclusione sociale. Intorm al tavolo, coordinato dal giornalista del Corriere della Sera Daio Di Vico, si sono alternati gli interventi di Vincenzo Ferrante, ordinario diritto del lavoro dell’Università Cattolica di Milano; dell’assessore alle Politiche sociali del Comune di Milano, Pierfrancesco Majorino; di Alessandro Rota Porta, giuslavorista ed editorialista de Il Sole 24 Ore; e del fondatore e presidente di Comunità Nuova, don Gino Rigoldi.

 

Nel pomeriggio Andrea Granelli, presidente di Kanso, ha illustrato le tappe  del professionista 4.0, il “manifesto” al quale sta lavorando Confprofessioni per l’innovazione degli studi professionali, con l’intervento di Eugenio Gatti, direttore generale della Fondazione Politecnico di Milano. Abbattendo i luoghi comuni, dal confronto è emerso come il tema dell’innovazione non sembri spaventare i professionisti: i progetti e le testimonianze portate dal presidente di Federnotai, Giovanni Liotta, sul tema della blockchain; da Emanuele Cuda, responsabile dei servizi Digital del Gruppocivt, che ha sviluppato “Qareo” la prima social app dedicata alla cura e alla sicurezza degli animali di affezione; da Giancarlo Zambon, Ceo di Develop Worldwide, la strat up trevigiana che ha creato una piattaforma web multi-sided per il settore dell’edilizia; e da Tommaso Maggiore, vicepresidente di Fidaf, hanno dato un assaggio delle potenzialità che le tecnologie digitali possono offrire alle libere professioni, suscitando l’apprezzamento e l’interessamento dei parlamentari intervenuti, da Valentina Aprea a Maurizio Lupi, da Andrea Mandelli a Mattia Mor.