
Per l’anno 2012 le misure di detassazione negli studi professionali sono previste entro il limite di 2.500 euro lordi, ed esclusivamente per i titolari di reddito da lavoro dipendente lordo non superiore per l’anno 2011 a 30.000 euro. Il chiarimento è contenuto nella Circolare di Confprofessioni del 30 agosto scorso.
Il regime di detassazione consente di assoggettare ad un imposta agevolata, integralmente sostitutiva dell’Irpef e delle relative addizionali pari al 10%, gli emolumenti retributivi previsti da accordi e contratti collettivi territoriali o aziendali, e relativi a incrementi di produttività, qualità, redditività, innovazione, efficienza organizzativa, nonché collegati ai risultati dell’andamento economico o agli utili dell’impresa o a ogni altro elemento rilevante ai fini del miglioramento della competitività aziendale.
Tale misura premiale riguarda tutti i lavoratori assunti con contratto di lavoro subordinato (a prescindere dalla tipologia contrattuale). Sono esclusi i soggetti titolari di redditi di lavoro assimilato a quello dipendente, come ad esempio, gli amministratori di società, i collaboratori coordinati e continuativi a progetto ecc.
Infine, la circolare precisa che per quanto riguarda i datori di lavoro, ai fini dell’applicazione della detassazione, non è necessario essere iscritti ad una delle associazioni firmatarie del contratto di secondo livello, ma è sufficiente applicare implicitamente o esplicitamente il CCNL degli studi professionali.