
Confprofessioni Lazio ha avviato un confronto con i candidati alle prossime elezioni regionali al fine di contribuire alla costruzione del programma di governo per il prossimo mandato. Consapevole del momento di grave difficoltà economica e sociale, Confprofessioni Lazio ha posto come unica richiesta alla classe politica e al futuro governo della nostra Regione di mettere i liberi professionisti nelle condizioni di dare il loro contributo con spirito di servizio. Sono state elaborate 8 proposte contenute in un documento che è stato consegnato nel corso degli incontri con i candidati alla carica di consigliere regionale. Le otto proposte elaborate da Confprofessioni Lazio mirano a valorizzare le libere professioni, un settore che rappresenta il 15% del Pil regionale, attraverso processi inclusivi che riconoscano il ruolo propulsivo per la crescita e lo sviluppo dell’economia, ma anche un’opportunità di lavoro per donne e giovani e uno strumento di mobilità sociale. Legge sulle libere professioni, gestione dei fondi europei, carta etica negli appalti pubblici, formazione professionale, registro degli usi civici e diritti edificatori, tutela del territorio, tutela della salute e sistema dei controlli sono i punti chiave proposti da Confprofessioni Lazio su cui i candidati alla governance della Regione Lazio sono stati invitati a confrontarsi. Gli incontri hanno visto la partecipazione dei seguenti candidati:
Davide Barillari (Movimento 5 Stelle)
Andrea De Priamo ( Lista Fratelli d’Italia)
Nicola Zingaretti (candidato Governatore)
Francesco Storace (candidato Governatore)
Luigi Abate (Lista Storace)
Alessandra Baldassari (Lista Fare per fermare il declino)
Gian Paolo Manzella e Carlo Alberto Pratesi (Lista Zingaretti)
Giulia de’ medici (Lista Storace)
Michele Baldi (Lista Zingaretti)
Antonella De Giusti (Lista Zingaretti)
Filippo Fordellone ( Lista Moderati in rivolta)
Luisa Regimenti (Lista Storace)
Gianfranco Zambelli ( Lista PD)
Da parte di tutti i candidati è stato espresso un vivo interesse per le proposte elaborate da Confprofessioni ed è stato assunto l’impegno ad avviare il confronto sulle stesse dopo l’insediamento del nuovo Consiglio regionale.