Debiti P.A., decreto nel week end

Il Governo dovrebbe sbloccare 40 miliardi di debiti delle pubbliche amministrazioni verso aziende e professionisti. Il pressing di Confprofessioni Dovrebbe arrivare nel week end il via libera del Governo al decreto “sblocca debiti” della P.A, che dovrebbe liberare i primi 40 miliardi degli ormai 100 di debito delle pubbliche amministrazioni verso aziende e professionisti. Dopo
Il Governo dovrebbe sbloccare 40 miliardi di debiti delle pubbliche amministrazioni verso aziende e professionisti. Il pressing di Confprofessioni

Dovrebbe arrivare nel week end il via libera del Governo al decreto “sblocca debiti” della P.A, che dovrebbe liberare i primi 40 miliardi degli ormai 100 di debito delle pubbliche amministrazioni verso aziende e professionisti. Dopo il rinvio del Consiglio dei ministri del 3 aprile scorso, il ministero dell’Economia sta limando il provvedimento, per tener conto delle articolate risoluzioni approvate da Camera e Senato e per semplificare il processo attuativo. Tra i beneficiari del piano di sblocco dei debiti arretrati della P.A. rientrerebbero anche i liberi professionisti, come ha confermato il ministro dell’Economia, Vittorio Grilli, nel corso di un’audizione presso le Commissioni speciali di Camera e Senato, rispondendo a Enrico Zanetti, deputato di Scelta Civica e segretario della Commissione speciale della Camera.
I professionisti vantano ingenti crediti nei confronti delle amministrazioni pubbliche, a titolo di compensi per prestazioni erogate, e subiscono tra i primi i ritardi gravissimi nei pagamenti delle p.a. e, al pari delle imprese, dovrebbero avere accesso alle previste misure di compensazione dei crediti anche per una generale equità sociale. E proprio su questo fronte si sta muovendo Confprofessioni, che chiede al Governo formule normative più ampie che comprendano anche i liberi professionisti, senza dar luogo ad equivoci e fraintendimenti, tenuto conto che si tratta di crediti già vantati dai professionisti, non prescritti, certi, liquidi ed esigibili che fanno già parte del debito consolidato dello Stato. L’obiettivo della Confederazione è quello di evitare gli errori del passato. I decreti emanati dal ministero dell’economia, del 25 giugno 2012, che disciplinano le compensazioni fiscali e la certificazione del credito con le regioni e gli enti locali, nonché i rapporti di credito e debito tra la pubblica amministrazione e le imprese fornitrici, non includono i professionisti e gli studi professionali tra i beneficiari delle misure previste.

 

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