Entrate tributarie, nei primi quattro mesi +0,7%

Fra gennaio e aprile 2013 crescono le entrate tributarie ma diminuiscono quelle contributive. E’ quanto emerge dall’ultimo Rapporto del ministero dell’Economia e delle Finanze. Le entrate tributarie e contributive nel
Fra gennaio e aprile 2013 crescono le entrate tributarie ma diminuiscono quelle contributive. E’ quanto emerge dall’ultimo Rapporto del ministero dell’Economia e delle Finanze.

Le entrate tributarie e contributive nel primo quadrimestre 2013 sono risultate pressoché in linea con quelle registrate nello stesso periodo dell’anno precedente. Le entrate tributarie sono aumentate di 826 milioni di euro (+0,7%) mentre le entrate contributive hanno evidenziato, in termini di cassa, una contrazione di 1.162 milioni di euro (-1,6%), riflettendo, in larga misura, il crescente ricorso alla rateazione dei pagamenti. Lo ha reso noto il ministero dell’Economia e delle Finanze nell’ultimo Rapporto sull’andamento delle entrate tributarie e contributive redatto dal dipartimento delle Finanze e dalla Ragioneria generale dello Stato

Le entrate tributarie nel periodo gennaio-aprile 2013 evidenziano un aumento del gettito pari a 826

milioni di euro (+0,7%). Le imposte contabilizzate al bilancio dello Stato registrano un incremento (533 milioni di euro, +0,5%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Dello stesso segno l’andamento delle imposte degli enti locali (+329 milioni di euro, +4,6%) e quello dei ruoli incassati che ammontano a 7.530 milioni di euro (+101 milioni di euro, +5,0%). Le poste correttive, che nettizzano il bilancio dello Stato, aumentano lievemente (-137 milioni di euro, -1,9%).

Le entrate tributarie del bilancio dello Stato (competenza giuridica).

Nel periodo gennaio-aprile 2013 le entrate tributarie erariali accertate in base al criterio della

competenza giuridica ammontano a 117.563 milioni di euro (533 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), presentando una variazione tendenziale dello +0,5 per cento. Nel complesso, nonostante il marcato deterioramento del ciclo economico, il gettito del primo quadrimestre 2013 è sostanzialmente in linea con quello dell’analogo periodo dell’anno scorso. In particolare risultano pari a 63.181 milioni di euro (+2.700 milioni di euro pari a +4,5 per cento) le imposte dirette e a 54.382 milioni di euro (–2.167 milioni di euro, pari a –3,8 per cento) le imposte indirette. Tra le imposte dirette, il gettito IRPEF si è attestato a 55.841 milioni di euro (+1.106 milioni di euro, pari a +2,0 per cento) trainato dalla dinamica (legata agli effetti dei conguagli fiscali) delle ritenute sui redditi di lavoro dipendente del settore pubblico e sui redditi da pensione (+4,6%) e, in maniera meno significativa, dalle ritenute sui redditi di lavoro dipendente del settore privato (+0,7%); l’IRES presenta un gettito di 1.225 milioni di euro (–174 milioni di euro, pari a –12,4 per cento). L’andamento delle imposte sostitutive sui redditi da capitale è sostenuto principalmente dall’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi nonché ritenute su interessi e altri redditi di capitale (+633 milioni di euro), dall’imposta sostitutiva sui redditi da capitale e sulle plusvalenze (+1.034 milioni di euro) e dall’imposta sostitutiva sul valore dell’attivo dei fondi pensione (+441 milioni di euro). La crescita, registrata a seguito dei versamenti del mese di febbraio 2013 rispetto al 2012, riflette in particolare gli effetti del nuovo regime di tassazione previsto dall’art. 2, comma 6-34 del D.L. n. 138/2011, in vigore dal 1° gennaio 2012, che ha unificato le due aliquote previgenti del 12,5% e del 27% al 20%.

Tra le imposte indirette prosegue l’andamento negativo dell’IVA (–7,8%) per effetto della flessione registrata dalla componente relativa agli scambi interni (–4,7%) e, in misura più marcata, di quella relativa alle importazioni da Paesi extra UE (–21,4%) che risentono fortemente del deterioramento del ciclo economico. In flessione anche l’imposta di registro (–9,9%), l’imposta ipotecaria (–11,8%) e i diritti catastali e di scritturato (–10,9%) che risentono della congiuntura sfavorevole del mercato delle compravendite immobiliari. Di segno opposto l’imposta di bollo che segna un significativo incremento nel periodo gennaio-aprile 2013 di 1.351 milioni di euro (+44,8%), per effetto dei versamenti affluiti nel mese di aprile a titolo di acconto su quanto dovuto dai contribuenti per l’anno 2014. L’acconto è stato determinato sulla base del debito d’imposta relativo al 2012 e risente pertanto delle modifiche normative introdotte dall’art. 19, commi 1-5, del D.L. n. 201/2011 in materia di bollo sugli strumenti finanziari.

Le entrate tributarie del bilancio dello Stato (incassi).

Le entrate tributarie del bilancio dello Stato incassate nei primi quattro mesi del 2013 ammontano a 113.027 milioni di euro e crescono rispetto allo stesso periodo del 2012 di +1.803 milioni di euro (+1,6 per cento). Le imposte indirette registrano una flessione di –1.303 milioni di euro (-2,5 per cento), tra le quali si evidenziano le variazioni negative del gettito IVA (-1.995 milioni di euro, pari al –6,7 per cento) e degli oli minerali (-291 milioni di euro, -4,3 per cento). Le imposte dirette mostrano un aumento significativo (+3.106 milioni di euro, +5,3 per cento), trainate dalla dinamica favorevole dell’IRPEF (+1.199 milioni di euro, pari al +2,3 per cento) e dell’imposta sostitutiva su ritenute, interessi e altri redditi di capitale (+627 milioni di euro, +24,5 per cento).

Le entrate contributive.

Gli incassi contributivi registrati nei primi quattro mesi del 2013 si sono attestati sui 72.461 milioni di euro, con una flessione dell’1,6 per cento rispetto allo stesso periodo del 2012. Nell’ambito dell’INPS, le cui entrate contributive sono complessivamente diminuite di 867 milioni di euro,

è proseguita la flessione dei contributi della gestione ex-INPDAP – in linea con l’andamento delle

retribuzioni del settore pubblico – e delle aziende tenute alla presentazione delle denunce-rendiconto; sono invece risultate in sensibile crescita le entrate contributive del comparto dei lavoratori autonomi, dei lavoratori domestici e dei lavoratori agricoli, oltre che gli incassi derivanti dal recupero crediti. I premi incassati dall’INAIL hanno registrato una contrazione di 235 milioni di euro.

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